CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Antonio Decaro

I guai di Elly

Fratelli colt-Elly: Decaro sfida Schlein in Puglia, la Campania nella morsa di De Luca, è scontro tra cacicchi nel Pd

L'ex sindaco di Bari non cede di un millimetro e pensa alla rinuncia. Il Rais salernitano si prende il partito e lancia la sfida al sindaco di Napoli: Largo del Nazareno è una nave borbonica

Politica - di Giuliano Galdi - 22 Agosto 2025 alle 15:06

Le diaspore all’interno del Partito Democratico non conoscono tregua. In Puglia è Decaro ad agitare le acque facendo intravedere la rinuncia alla candidatura. In Campania Vincenzo De Luca prosegue lo scontro con Gaetano Manfredi e tutto il gruppo dirigente del partito. L’estate calda di Elly continua. E il suo partito sembra il famoso ordine del giorno navale borbonico: “Facite ammuina”.

Il rilancio di Decaro

Antonio Decaro rilancia e non ci sta. Oltre la facciata dei comunicati “sovietici” di distensione, l’ex sindaco di Bari, che dovrebbe guidare la coalizione di centrosinistra, chiarisce che se non ci saranno le condizioni richieste rinuncerà all’investitura come leader della coalizione per le regionali. L’ennesima grana per Schlein.

Le parole di Decaro: “Nessuno è indispensabile”

“So bene che nessuno è indispensabile, a cominciare da me. Il lavoro in Europa che sto facendo (da presidente della Commissione ambiente dell’Ue) è importante, prestigioso e impegnativo. Se non ci saranno le condizioni per tornare in Puglia, continuerò a lavorare lì, per la mia terra, sostenendo lealmente il candidato progressista alla guida della Regione. Perché nessuna ambizione personale può venire prima del bene più prezioso: il futuro dei pugliesi”. Queste le parole scritte su Facebook da Antonio Decaro. Che non cede alle pressioni di Roma: non vuole né Michele Emiliano, né Nichi Vendola nelle liste.

“Nulla contro Emiliano e Vendola ma voglio il rinnovamento”

L’europarlamentare poi parla direttamente dei suoi due predecessori chiarendo bene il suo pensiero: “A Michele Emiliano e a Nichi Vendola mi legano stima e affetto sinceri, oltre che una storia comune di cui sono orgoglioso e che non rinnego. Ma io voglio essere un presidente libero, capace di assumermi fino in fondo la responsabilità delle scelte. Non voglio essere ostaggio delle decisioni di chi mi ha preceduto. La Puglia non ha bisogno di un presidente a metà. Non è una questione personale. È una questione politica, nel segno del rinnovamento. Questo ho chiesto“, la chiosa di Decaro.

In Campania è lotta tra Manfredi e Don Vincenzo

In Campania la situazione non è diversa. Vincenzo De Luca ha brandito la spada e sfidato tutta l’oligarchia del Pd campano. Il primo avversario è il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Ma De Luca non ama certo la Schlein e ha preteso, in cambio dell’appoggio a Roberto Fico, la guida del partito regionale al figlio Piero e due assessorati di peso. Manfredi a sua volta non è certo un fedelissimo di Elly, al punto che Giuseppe Conte punterebbe su di lui come leader della coalizione per il 2027.

FdI: “Decaro attacca quelli che lo hanno creato “

“Le parole di Decaro sembrano quelle di un osservatore esterno, quasi di un esponente del centrodestra: dice di non voler essere ostaggio delle decisioni di chi lo ha preceduto. La realtà è diversa: in quei meccanismi e in quelle decisioni c’era dentro fino al collo, condividendo tutte le scelte strategiche di quel sistema. Oggi, però, cerca di smarcarsi e di presentarsi come il ‘nuovo’, dichiarando di non voler fare il terzo tempo di Emiliano e Vendola. È evidente la contraddizione: non può proporsi come soluzione a un problema di cui è stato protagonista”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Filippo Melchiorre. “Il post di oggi – sottolinea Melchiorre – appare come una trovata comunicativa della sua nota agenzia di comunicazione: attraverso i social, Decaro dà in pasto ai suoi follower Emiliano e Vendola, i protagonisti del sistema di potere del centrosinistra di cui lui stesso faceva parte”. “Dietro questa operazione – evidenzia Melchiorre – c’è anche un chiaro tentativo di smarcarsi dagli scandali della sanità pugliese, dagli arresti dei dirigenti delle aziende pubbliche della Regione, e dalle vicende di Caracciolo e di sua moglie, pur avendo fino a pochi giorni fa presentato il suo libro proprio insieme a questi personaggi”.

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Giuliano Galdi - 22 Agosto 2025