CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Conte

Le promesse elettorali

Dalla Toscana alla Calabria i Cinquestelle propongono il reddito di cittadinanza: con quali soldi?

I penstastellati con Fico e Tridico promettono l'integrazione reddituale ma l'operazione, solo nelle due regioni del sud, costerebbe oltre un miliardo l'anno. Dove sono le risorse?

Sardine - di Davide Ricci - 21 Agosto 2025 alle 13:26

In Toscana il patto lo ha siglato Eugenio Giani. In Campania lo ha preannunciato Roberto Fico, in Calabria addirittura il candidato è proprio l’uomo che lo ha introdotto. I Cinquestelle propongono in tutte le regioni dove si vota il reddito di cittadinanza regionale. Con un piccolo particolare: con quali fondi ?

Le promesse di Giani, Fico e Tridico

Il presidente uscente della Toscana, Eugenio Giani, ha siglato l’accordo con i Cinquestelle. E sembra che il programma glielo scriverà l’ex parlamentare Paola Taverna, al punto che Carlo Calenda minaccia di rompere l’alleanza. Giani ha dichiarato che introdurrà il reddito di cittadinanza regionale. Ovviamente non potrà che fare altrettanto Pasquale Tridico, fresco della designazione in Calabria e presidente Inps ai tempi del governo Conte uno, quando la misura diventò legge. Stessa cosa ha preannunciato Roberto Fico. Ma qui esce la contraddizione: quanti soldi serviranno e dove si prenderanno ?

L’esempio al Sud

Anche immaginando un’integrazione all’Aspi che oggi esiste e che è stata voluta dal governo Meloni, tra Campania e Calabria la platea di destinatari del reddito sarebbe almeno di 300mila persone. Con un’integrazione di 300 euro mensili il costo sarebbe superiore al miliardo di euro annuo. 200 milioni per la Calabria, 800 per la Campania. Queste risorse in bilancio non esistono e non è possibile spostarli dal Fondo di Coesione, né da quello sociale che sarebbe di per sé insufficiente. Quindi, dove sta il trucco?

I due bilanci di Campania e Calabria

La Campania ha un bilancio di circa 37 miliardi annui. Con un 90% di somme vincolate. Restano poco più di tre miliardi di euro che servono a finanziare asili, assistenza sociale, strade, formazione professionale, scuole, personale. In Calabria il bilancio è di 6,5 miliardi. Il 70% va alla sanità. Il resto è da dividere nelle varie competenze. Anche non pagando il personale (ovviamente ipotesi assurda) i soldi non ci sarebbero. Né a Napoli, né a Catanzaro.

Calabria: fare il reddito non pagando più l’emigrazione sanitaria

Una soluzione ipotetica in Calabria ci sarebbe. La regione paga circa 300 milioni di euro per le prestazioni sanitarie fuori regione. Basterebbe non rimborsare le spese di tutti i calabresi che si curano fuori regione per trovare le risorse per il reddito. Il che, chiaramente, sarebbe incostituzionale e impraticabile.

Achille (Lauro) Conte

A questo punto Giuseppe Conte deve dire la verità e farla dire ai suoi candidati. Più che la Toscana, laddove la percentuale di beneficiari del rdc era infima, sono Campania e Calabria la vera questione aperta. Si può essere favorevoli o contrari a una misura ma è obbligatorio, in campagna elettorale, indicare dove si prendono le risorse. Altrimenti si finisce nel peggiore laurismo. Con la differenza che il Comandante Achille Lauro le scarpe (una prima e l’altra dopo le elezioni) poi le dava davvero ai napoletani.

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Davide Ricci - 21 Agosto 2025