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Giorgia Meloni al Meeting di Rimini

Al Meeting di Rimini

Meloni avverte i naviganti: «Andremo avanti, le invasioni di campo non ci fermeranno». E lancia il Piano casa

In un intervento di quasi un'ora, più volte interrotto dagli applausi, la premier ha tracciato le prossime priorità: ceto medio, famiglie, riforme. «Giudici politicizzati e burocrati non ci fermeranno»

Politica - di Annamaria Gravino - 27 Agosto 2025 alle 16:19

Un discorso durato quasi un’ora, accolto da una standing ovation e interrotto da numerosi applausi. Giorgia Meloni ha di fatto riaperto l’anno politico con il suo intervento al Meeting di Rimini, il cui slogan quest’anno è “Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi”. La premier ha ripreso quello slogan nel suo ragionamento, illustrando i «mattoni nuovi» che il governo sta mettendo uno sull’altro per fare in modo che l’Italia, sempre di più, consolidi il posto nel mondo di cui si è riappropria, dimostrandosi «forte, fiera, autorevole». Dai temi della politica estera a quelli interni, Meloni ha tracciato l’agenda della stagione che sta entrando nel vivo: ceto medio, riforme, lotta all’immigrazione clandestina. E l’annuncio di un Piano casa per le giovani coppie, “nuovo mattone” delle politiche per la famiglia.

Meloni lancia il Piano casa per le giovani coppie

«Una delle priorità sulle quali intendiamo lavorare insieme al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che ringrazio, è un grande Piano casa a prezzi calmierati per le giovani coppie, perché senza una casa è molto più difficile costruire una famiglia», ha detto la premier, ricordando che «nonostante la scarsa disponibilità di risorse non abbiamo rinunciato a sostenere i cittadini con oltre 16 miliardi di benefici netti per le famiglie nel 2024».

Nel pomeriggio anche Matteo Salvini ha partecipato al Meeting. Con la premier, che dopo Rimini è andata a visitare la Comunità di San Patrignano, non si sono incrociati per ragioni di agenda, ma si sono sentiti al telefono mettendo al centro della conversazione, secondo quanto fatto sapere dalla Lega, proprio il Piano casa e le infrastrutture. Un chiaro segnale – anche – rispetto alle illazioni sulla freddezza tra i due, che tanto hanno appassionato certe cronache politiche di questi giorni.

Il «momento del ceto medio»

E, ancora, focus sul ceto medio. Dopo aver pensato alle fasce più deboli della popolazione, ora è il momento di «concentrare l’attenzione» lì, ha spiegato la premier, che ha ricordato la riforma dell’Irpef già avviata e ha ribadito che l’obiettivo del governo è «incentivare chi produce reddito» dopo gli anni di politiche assistenzialiste che hanno «confuso il diritto al lavoro con il diritto al reddito». Nella prossima manovra, ha aggiunto, il governo intende «continuare a sostenere le imprese» e «l’obiettivo principale è l’abbassamento strutturale del costo dell’energia, che pesa come macigno sulla competitività italiana».

Riforma della Giustizia e migranti: le «invasioni di campo» non fermeranno il governo

Meloni ha rilanciato con decisione anche sulle «tre grandi riforme» di giustizia, premierato e autonomia, chiarendo che il governo non indietreggiare di fronte a nessuna pressione. «Andremo avanti con la riforma della giustizia nonostante le invasioni di campo di una minoranza di giudici politicizzati che provano a sostituirsi al Parlamento e alla volontà popolare», ha detto.

La stessa determinazione resta anche nel proseguimento delle politiche di contrasto all’immigrazione clandestina. «Un’immigrazione regolata e legale può essere una ricchezza, ma quella illegale e incontrollata è un danno per qualsiasi società. Ogni tentativo che verrà fatto di impedirci di regolare il fenomeno migratorio verrà rispedito al mittente. Non c’è giudice, politico o burocrate che possa impedirci di far rispettare la legge dello Stato italiano», ha avvertito Meloni, rivendicando anche la visione del Piano Mattei.

Avanti anche con Premierato e Autonomia

Il governo, ha poi aggiunto, andrà avanti anche su premierato e autonomia. Il primo è la «migliore garanzia per la stabilità», che è «uno straordinario fattore di competitività» nonché «il modo migliore per affermare la democrazia»; la seconda sarà realizzata «chiaramente avendo sempre cura che siano fattore stimolo e non svantaggio competitivo per alcuni territori» e proseguirà anche la riforma di Roma Capitale.

Mettere da parte le ideologie (anche quando si parla di libertà educativa)

La premier, nel suo discorso, ha anche più volte messo in guardia dai rischi delle derive ideologiche, rivendicando al suo governo una linea di pragmatismo che mette al centro le persone. Un passaggio richiamato anche quando ha spiegato che «non dobbiamo avere timore a trovare gli strumenti che assicurino alle famiglie di esercitare pienamente la libertà educativa. L’Italia – ha proseguito la presidente del Consiglio – è rimasta l’ultima Nazione dell’Unione europea senza una effettiva parità scolastica e credo sia giusto ragionare sgomberando il campo da pregiudizi ideologici».

“L’agenda Meloni” fuori dai confini nazionali: dall’Ue al Medio Oriente

Ma “l’agenda Meloni” si è dispiegata anche sui temi di politica europea ed estera: la necessità che Bruxelles «faccia meno, ma faccia meglio»; il sostegno all’Ucraina, per la quale la proposta italiana sulle garanzie di sicurezza «è attualmente la principale sul tavolo»; l’impegno per la pace in Medio Oriente, rispetto alla quale Meloni ha lanciato un monito a Israele, ma anche uno alla comunità internazionale che suona come un promemoria per i tanti che sembrano dimenticare che tutto scaturisce dal terribile attacco terroristico del 7 ottobre.

Il richiamo a Israele e la “sfida” a certi smemorati

«Chiediamo a tutte le Nazioni – è stato l’appello di Meloni – di esercitare ogni possibile pressione su Hamas affinché rilasci gli ostaggi ancora detenuti. E chiediamo a Israele di fermare gli attacchi, interrompere l’espansione degli insediamenti dei coloni in Cisgiordania e consentire l’accesso agli aiuti umanitari. L’Italia è la Nazione europea che si è spesa di più. C’è chi si limita a urlare slogan e chi, invece, salva bambini. Io – ha detto Meloni – sono orgogliosa di appartenere ai secondi».

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di Annamaria Gravino - 27 Agosto 2025