
"Non è più fantascienza"
“Con l’Intelligenza artificiale il mondo può finire come nel mio Terminator”: l’allarme del regista James Cameron
L’uso dell’intelligenza artificiale in un ambito di corsa agli armamenti globale potrebbe portare ad un mondo distopico in stile ‘Terminator’. Parola del ‘papà’ del film con protagonista Arnold Schwarzenegger, il regista James Cameron.
Cameron ha affrontato il tema in un’intervista con Rolling Stone. Nel colloquio il regista ha affermato che, sebbene si affidi professionalmente all’intelligenza artificiale, rimane preoccupato per ciò che potrebbe accadere se venisse sfruttata con intenti nichilisti. “Penso che ci sia ancora il pericolo di un’apocalisse in stile Terminator, in cui si mettono insieme l’intelligenza artificiale e i sistemi d’arma, anche al livello di sistemi d’arma nucleari, contrattacco di difesa nucleare e tutto il resto”, ha detto Cameron. Gli esseri umani, ha detto, “sono fallibili, e sono stati commessi molti errori che ci hanno portato sull’orlo di incidenti internazionali che avrebbero potuto portare a una guerra nucleare”. “Ho la sensazione – ha aggiunto – che siamo a questo punto cruciale dello sviluppo umano, in cui si presentano le tre minacce esistenziali: il clima e il degrado generale del mondo naturale, le armi nucleari e la superintelligenza”.
“C’è un vero pericolo se si combinano Ia e sistemi d’arma, comprese le armi nucleari, si rischia un’apocalisse alla Terminator”, ha dichiarato Cameron, attualmente impegnato nell’adattamento cinematografico del libro “Ghosts of Hiroshima” di Charles R. Pellegrino, che racconta la storia di un sopravvissuto alla bomba atomica sganciata nel 1945 sulla città giapponese. Non è la prima volta che Cameron lancia l’allarme. Già nel 1984, con “Terminator”, aveva immaginato un futuro distopico in cui l’umanità sopravvive a stento dopo una guerra nucleare provocata da un sistema di intelligenza artificiale fuori controllo: Skynet. Oggi, quella visione fantascientifica sembra sempre meno lontana. “Insistono sul fatto che io abbia previsto tutto questo – ha spiegato il regista – ma stiamo vivendo in quel mondo. Gli esseri umani sono fallibili, e la storia è piena di errori