
In provincia di Cosenza
Botulino in Calabria, selfie horror dinanzi al camioncino che vendeva i panini: la denuncia dell’ordine dei medici
I magistrati vogliono capire se ci siano state responsabilità nei primi soccorsi, mentre la presidente dell'ordine parla del triste fenomeno social
L’inchiesta della procura di Paola sul botulino si allarga di ora in ora. L’ufficio guidato dal magistrato Domenico Fiordalisi ha posto sotto indagine un altro medico, in servizio all’ospedale Iannelli di Cetraro. Ora, in totale, gli indagati sono nove. Si tratta del titolare dell’attività ambulante, due responsabili delle ditte produttrici degli alimenti presumibilmente contaminati e sei medici delle due strutture che hanno avuto in cura Luigi Di Sarno, 53 anni, e Tamara D’Acunto, 45, le due vittime per i quali si sospetta un’intossicazione di botulino non diagnosticata. I medici, tre in servizio alla clinica Tirrenia Hospital di Belvedere Marittimo e tre nell’ospedale cetrarese, dovranno rispondere dei reati di lesioni personali colpose e omicidio colposo. E intanto scoppia l’orrore di quanti si fanno la foto dinanzi al camioncini che vendeva i panini con i broccoli.
I selfie horror dinanzi al camioncino
“La gente comune si fa i selfie davanti al camioncino sequestrato sul lungomare di Diamante dopo i fatti di cronaca. Va bene l’informazione ma “no” all’uso distorto che si fa dei social”. La denuncia arriva dal presidente dell’ordine dei medici di Cosenza, Agata Mollica.
Il camioncino finito nella bufera dunque è tra le mete scelte dai turisti per scattare l’immancabile foto ricordo, “tra loro anche medici in vacanza sulle nostre coste – ammette sconsolata Mollica -. Esistono varie forme di comunicazione social ma sono amareggiata per questo approccio ormai consolidato da tempo”, aggiunge la presidente dell’ordine.
“Al momento non abbiamo adottato alcun provvedimento contro i 5 medici di cui non conosciamo neanche i nomi – tiene a precisare Mollica – perché la situazione è in divenire. Merita un approfondimento da parte della Procura, aspettiamo fiduciosi”.
Le indagini della Procura
La Procura della Repubblica di Paola vuole approfondire se vi siano state negligenze nei primi soccorsi agli intossicati particolarmente alle due vittime. Saranno gli accertamenti peritali a stabilirlo presto.