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Autovelox spenti in Italia dal 18 ottobre? Al via l’operazione verità del ministero dei trasporti

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Autovelox spenti in Italia dal 18 ottobre? Al via l’operazione verità del ministero dei trasporti

Politica - di Luigi Albano - 15 Agosto 2025 alle 10:22

Entro settembre sarà operativa, sul sito istituzionale del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, una applicazione a servizio degli enti locali, che avranno due mesi di tempo per inserire tutti i dati degli autovelox. Lo comunica il ministero, specificando che dovranno indicare per ciascun dispositivo la conformità, la marca e il modello.

Secondo la nota, «si tratta di una straordinaria operazione verità, anche alla luce della totale mancanza di mappature precise degli autovelox», spiegando che l’obiettivo del vicepremier e ministro Matteo Salvini «è garantire esclusivamente l’efficacia dei dispositivi che aumentano la sicurezza stradale. Non saranno tollerati i dispositivi fuori norma o utili più a fare cassa che a prevenire comportamenti scorretti alla guida».

Il Far West degli autovelox fermato dal Mit

Gli enti locali dovranno pertanto indicare per ciascun dispositivo la conformità, la marca e il modello, evitando così il rischio sollevato dal Codacons che dal prossimo 18 ottobre tutti gli Autovelox installati lungo le strade italiane possano essere spenti.

Il Codacons ha lanciato l’allarme richiamando quanto previsto dal Decreto Infrastrutture (legge n. 105/2025). L’associazione dei consumatori ha evidenziato “una situazione paradossale venutasi a determinare a causa di ritardi, leggi macchinose e inutili complicazioni burocratiche”. Il decreto “stabilisce l’obbligo in capo a Comuni, Province e Regioni, di censire e comunicare al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tutti i dispositivi Autovelox presenti sui rispettivi territori, per la pubblicazione nell’apposita sezione del portale telematico istituzionale dello stesso ministero”, ha spiegato il Codacons.

I Comuni che non comunicano i dati non potranno più usare gli autovelox

Una comunicazione che, secondo il decreto, “è condizione necessaria ai fini del legittimo utilizzo delle apparecchiature”: in altre parole, “i comuni che non forniranno i dati non potranno più utilizzare gli Autovelox sul proprio territorio”. Il Codacons sottolinea però che “gli enti locali, pur volendo” a oggi non possono “adempiere a tale obbligo: manca infatti il decreto attuativo del Mit che fornisce loro il modulo digitale indispensabile per comunicare i dati richiesti, modulo da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del Decreto Infrastrutture”. L’associazione ha aggiunto che il Mit ha tempo fino al 19 agosto per varare il decreto attuativo, “essendo la legge entrata in vigore lo scorso 20 luglio. A partire dalla pubblicazione del modulo digitale, gli enti locali avranno poi 60 giorni di tempo per comunicare al Mit i dati sugli Autovelox, e chi non lo farà non potrà più utilizzare gli apparecchi di rilevamento della velocità”.

Ma l’obiettivo del vicepremier e ministro Matteo Salvini è chiaro: «garantire esclusivamente l’efficacia dei dispositivi che aumentano la sicurezza stradale. Non saranno tollerati i dispositivi fuori norma o utili più a fare cassa che a prevenire comportamenti scorretti alla guida».

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di Luigi Albano - 15 Agosto 2025