
Ironia e indignazione
All’imbarco traghetti di Genova l’auto più carica dell’estate: il video della vacanza da incubo
Può capitare che, nel periodo vacanziero, non si riesca a decidere quanti bagagli preparare per eventuali esigenze. Ultimamente, il video di un autosovraccarica ha fatto il giro dei social network, destando preoccupazione sconcerto e risate tra gli utenti. Dopo essere stata avvistata sull’A1, l’automobile è arrivata fino al terminal dei traghetti a Genova e chissà quale sarà la prossima meta. Una vicenda che, nonostante l’ilarità, fa interrogare sui pericoli al volante e sull’importanza della sicurezza stradale. Sul tettuccio, legato da una retina, c’è il carico più appariscente. Eppure, gli interni dimostrano che il viaggiatore ha riempito la macchina fino all’estremo, lasciando forse lo spazio necessario per la guida. Una visione paradossale, che a primo impatto potrebbe assomigliare a un’allucinazione dovuta a una forte insolazione.
Nonostante tutto, il capoluogo ligure ha già visto altri eventi assurdi verificarsi sulle proprie strade. Circa tre settimane fa, su Youtube ha iniziato a circolare il video di un uomo che faceva le flessioni sul tetto di una macchina che stava attraversando Ponte San Giorgio (ex Ponte Morandi ndr).
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La macchina sovraccarica e la reazione del web
“Zio Peppe nell’85 sulla Salerno – Reggio Calabria non avrebbe saputo fare di meglio”, scrive ironicamente un utente sotto un video pubblicato su Instagram. Un altro ancora si chiede: “Ma la polizia non l’ha mai fermata per portarla su un peso e verificare la portata massima? Non ci trovo proprio niente di divertente perché se scoppia un copertone in autostrada poi finiscono le risate e i like”. Una faccenda molto delicata, che ha scatenato tante altre reazioni di utenti apparentemente arrabbiati per le modalità in cui si stabiliscono le sanzioni stradali. “Bello pensare che si prendono sanzioni per i motivi più assurdi, o al 1° intoppo perché ‘la legge è legge’ – scrive un altro utente – e poi vedere il carico di una nave cargo dentro una vecchia monovolume girare quasi indisturbata. Vabbè”.