
Non solo "Mia moglie"
Alessandra Moretti denuncia il sito hot: «Mie foto rubate ed esposte a commenti osceni. Dobbiamo lottare contro queste violenze »
L'europarlamentare dem ha scoperto proprie immagini, anche manipolate, su un forum hot: «Una modalità schifosa. Questo genere di siti va chiuso e vietato. La battaglia sia comune a uomini e donne»
«Ho sporto denuncia penale contro il sito del forum “Phica” che ho scoperto da anni rubava foto e spezzoni delle trasmissioni tv a cui ho partecipato per poi modificarle e darle in pasto a migliaia di utenti». A renderlo noto è stata l’eurodeputata Pd, Alessandra Moretti, spiegando che da queste appropriazioni e manipolazioni «è seguito un lungo elenco di commenti osceni che lede non solo la mia sfera emotiva ma anche l’incolumità di tante donne esposte a questa schifosa nuova modalità delle foto postate senza consenso».
Alessandra Moretti denuncia il sito hot: «Pubblicate mie foto rubate»
Da una rapida ricerca, il forum in questione, la cui impostazione risulta evidente fin dal nome, sembra essere attivo da ben oltre un decennio e non risparmiare nessuna: politiche di ogni orientamento, donne dello spettacolo, ma anche donne comuni. Il meccanismo è sostanzialmente lo stesso della pagina Facebook “Mia moglie”, chiusa nei giorni scorsi, con una enorme quantità di foto postate senza consenso ed esposte a commenti di ogni tipo.
La chiamata alla battaglia comune: «Questi siti vanno chiusi e vietati»
«Quello che mi interessa di più – ha detto ancora Moretti – è che tutte reagiscano e denuncino questi gruppi di piccoli uomini che continuano ad agire impuniti nonostante le tante denunce. Bisogna che la battaglia contro la violenza di genere sia comune alle donne e agli uomini perché il problema della violenza è dei maschi e noi ne siamo vittime». Moretti ha quindi avvertito che «vanno chiusi e vietati questo genere di siti che istigano allo stupro e alla violenza. Invito tutte e tutti a denunciare in massa, abbiamo avuto vari esempi di come le donne siano esposte e trattate come merce di scambio, dal gruppo “Mia moglie” in poi, ma proprio perché può accadere a tutte noi e soprattutto alle più giovani, bisogna che chi ha una maggiore visibilità e maggiori responsabilità, come nel mio caso, si faccia promotore di battaglie in difesa dei diritti e, aggiungo, in difesa della sicurezza delle donne: violenza porta violenza».