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Matteo Ricci

L'inchiesta di Pesaro

Affidopoli, Santini ai Pm: “Ricci non prese soldi ma fece pressioni per gli affidamenti diretti”

L'ex collaboratore del parlamentare europeo ha parlato con i Pm. Il suo legale sollecita la richiesta a Strasburgo di poter utilizzare le chat

Politica - di Paolo Cortese - 13 Agosto 2025 alle 09:03

Matteo Ricci non prese soldi dagli affidamenti diretti dati dal Comune di Pesaro quando era sindaco di Pesaro, ma fece pressioni affinché quei lavori venissero concessi per motivi di consenso elettorale.  Lo ha detto Massimiliano Santini a La Verità, mentre il suo legale chiede che la Procura mandi gli atti al Parlamento europeo per l’utilizzo delle chat tra i due.

Le parole di Santini

Massimiliano Santini, a cui la Procura contesta invece di avere ricevuto circa 100mila euro dalle associazioni beneficiarie degli affidamenti diretti nell’inchiesta Affidopoli in cui è coinvolto anche Ricci, a La Verità accusa l’europarlamentare di avere fatto pressioni per gli affidamenti. «Mi trattava di me**a, bestemmiava in faccia a tutti. Nei lavori ti metteva pressione in maniera eclatante». Esclude che Ricci abbia preso soldi, ma lascia adombrare il sospetto che siano arrivati finanziamenti illeciti alle sue campagne elettorali.

I rapporti con Esposto

Santini parla di un rapporto di amicizia tra il candidato a governatore delle Marche e Stefano Esposto, uno dei maggiori beneficiari degli affidamenti diretti. Santini porta come prove le foto al Palio dei bracieri a Pesaro, che ritraggono sì Ricci con Esposto, ma anche molte altre persone coinvolte come l’ex sindaco e il presidente delle associazioni.

Da parte sua, Matteo Ricci ha smentito categoricamente i contenuti dell’intervista, annunciando querela e confermando di non avere mai avuto rapporti con Stefano Esposto.

L’avvocato Genchi: “Si guardi nelle chat”

Intanto, in un’intervista al Resto del Carlino, il legale di Massimiliano Santini, Gioacchino Genchi, conferma che il suo assistito ha parlato con i Pm. Santini, «come ha dichiarato, si è reso conto di essere stato usato prima, durante e dopo i clamori delle indagini».

Il legale ha sottolineato che nell’interrogatorio, sarebbero emerse «circostanze inedite che chiamano in causa anche soggetti privati».

Genchi ha parlato del recupero delle chat: «All’esito del recupero completo delle chat dei due profili, solleciteremo il pubblico ministero a richiedere al Parlamento Europeo la prescritta autorizzazione all’utilizzazione delle chat di Santini con Ricci».

 

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di Paolo Cortese - 13 Agosto 2025