
Aveva 87 anni
Addio a Padre Fedele, il monaco ultras degli ultimi morto da innocente senza poter dire Messa
Accusato e arrestato ingiustamente per violenza sessuale, assolto ,fu sospeso a divinis. Solo nei giorni scorsi era arrivata la riabilitazione della Chiesa. Troppo tardi
Non ce l’ha fatta Padre Fedele Bisceglia. È morto stamattina all’Inrca di Cosenza dove era ricoverato da alcune settimane. Aveva 87 anni. Fatale lo scompenso renale e la polmonite che aveva avuto nei mesi scorsi, unita al fuoco di Sant’Antonio. Il monaco ultras, coinvolto in una vicenda di violenza sessuale da cui era stato assolto, è deceduto senza poter dire più Messa per la sospensione a divinis inflittagli ai tempi dell’inchiesta, e mai più revocata.
Una vita per gli ultimi
Sacerdote francescano, laureato in lettere e teologia e poi in medicina, Padre Fedele diventò famoso come prete ultras da tifoso del Cosenza. Ma anche per la triste vicenda che lo colpì il 2005 quando fu arrestato con l’accusa di avere violentato una suora all’interno dell’Oasi Francescana, la struttura da lui realizzata attraverso donazioni private per assistere gli ultimi.
Sospeso a divinis, espulso dall’ordine per disubbidienza, dovrà affrontare un calvario giudiziario fatto di condanne in primo e secondo grado, poi cancellate dalla Cassazione. Che dimostrerà la sua completa innocenza senza che nessuno dei suoi accusatori pagherà mai per quelle infamie.
La Messa negata
Benedetto XVI gli darà la possibilità di dire Messa privatamente, ma risulteranno vani gli appelli per riabilitare il frate. Che diventerà anche assessore comunale nella giunta di Mario Occhiuto. Solo nei giorni scorsi il Vescovo di Cosenza, Gianni Checchinato, recatosi in visita al suo capezzale, annuncerà che il sacerdote è stato riabilitato, e che avrebbe potuto di nuovo amministrare i sacramenti. Troppo tardi, però, viste le condizioni di salute di Padre Fedele.
Milioni di euro tra le sue mani pulite
Nelle sue mani sono passati milioni di euro tra donazioni private e lasciti: nemmeno un centesimo è finito nelle sue tasche. La sua pensione era destinata ai poveri. La sua fedele collaboratrice, Teresa Boero, gli è stata accanto incessantemente sino all’ultimo respiro, e con lui i suoi “ragazzi” di un tempo: ultras divenuti a loro volta protagonisti di attività meritorie.
Il calvario e il risarcimento
Per l’ingiusta detenzione Padre Fedele riceverà un indennizzo che destinerà alla sua nuova creatura, Il Paradiso dei Poveri. Ma sarà solo un risarcimento parziale. L’Oasi Francescana gli viene tolta e i suoi appelli a poter tornare a celebrare in pubblico rimarranno inascoltati. Il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, ha annunciato il lutto cittadino. Caruso fu tra i suoi legali (lo difese gratuitamente). Domani i funerali.