
A Tor Vergata
Giubileo dei Giovani, un milione di ragazzi per Leone XIV: «Siate testimoni di speranza, il mondo ne ha bisogno»
Il Pontefice presiede la veglia. Per il piano di sicurezza in campo 10mila uomini e donne. Il questore: «Rispetto al 2000 è un altro mondo». La giornata segnata anche dalla drammatica notizia della morte di due ragazze. Prevost ha voluto confortare gli amici personalmente
L’arrivo in elicottero, il giro tra i ragazzi a bordo della papamobile durato più di mezz’ora e un bagno di folla che ha pochi paragoni. Leone XIV è stato accolto a Tor Vergata, dove è in corso il Giubileo dei Giovani, con calore straordinario.
A Tor Vergata un milione di ragazzi per Leone XIV
Sulla grande spianata, centinaia di migliaia di ragazzi provenienti da tutto il mondo si sono stretti in un abbraccio collettivo a Prevost, lieti di offrire la loro testimonianza di speranza e di fede anche alla stampa. Secondo una stima, i pellegrini riuniti a Tor Vergata potrebbero essere prossimi al milione. A loro ha mandato un saluto anche la premier Giorgia Meloni: «Fate sentire il vostro chiasso», ha detto in un videomessaggio.
Gli organizzatori non si sono sbilanciati sul numero dei partecipanti, ma l’ordine di misura appare congruo. Imponente anche la presenza della stampa: 850 giornalisti accreditati da tutto il mondo. «L’organizzazione sta funzionando molto bene non ci sono stati imprevisti. Abbiamo messo in campo una strategia che permette di essere elastici di fronte alle problematiche», ha commentato il questore di Roma, Roberto Massucci. Il piano sicurezza prevede 10mila uomini e donne, 4mila forze dell’ordine e il resto volontari e addetti di Protezione civile.
L’imponente piano di sicurezza per l’evento: in campo 10mila uomini e donne
Rispetto al Giubileo del 2000 con Giovanni Paolo oggi è «un altro mondo», ha sottolineato il questore. «Stiamo seguendo l’evento passo passo, riuscendo a prevedere molte delle cose, prima invece era molto complicato». nel corso del pomeriggio, il personale specializzato della Questura, insieme con l’Aeronautica militare, ha bloccato 3 droni intercettati nella spianata di Tor Vergata, ma dai controlli è risultato che in quei voli non vi era alcun intento minaccioso, ma solo la volontà di fare foto dall’alto.
Il Papa porta la grande croce della Giornata mondiale della gioventù di Wojtyla
Il Papa, al termine del bagno di folla in papamobile, ha portato la grande Croce – la stessa della Giornata mondiale della Gioventù di Wojtyla del Duemila – in processione verso il palco dove presiederà la veglia. «Internet e i media sono diventati “una straordinaria opportunità di dialogo, incontro e scambio tra le persone, oltre che di accesso all’informazione e alla conoscenza”», ha detto Leone, citando Papa Francesco in risposta a una domanda rivoltagli da una giovane proveniente dal Messico sullo sviluppo tecnologico dominante nella odierna società e sul rischio che questo da opportunità, per le nuove generazioni, si trasformi in strumento di sottomissione e schiavitù.
Il monito su internet e il richiamo all’amicizia
Ma, ha poi il Pontefice è tornato anche a lanciare un avvertimento: «Questi strumenti risultano ambigui quando sono dominati da logiche commerciali e da interessi che spezzano le nostre relazioni in mille intermittenze». «Quando lo strumento domina sull’uomo, l’uomo diventa uno strumento: sì, strumento di mercato, merce a sua volta. Solo relazioni sincere e legami stabili fanno crescere storie di vita buona».
Il matrimonio tra le «scelte radicali e piene di significato»
Il Papa, poi, sul tema dell’amicizia, ha citato Sant’Agostino e il Beato Pier Giorgio Frassati, dicendo che «l’amicizia può veramente cambiare il mondo, l’amicizia è una strada per la pace» e invitando i ragazzi ad avere il «coraggio per scegliere». «La scelta per eccellenza, infatti, è la decisione per la nostra vita: quale uomo vuoi essere? Quale donna vuoi essere?», ha detto il Papa, rispondendo stavolta a una ragazza italiana e aggiungendo che ci sono «scelte radicali e piene di significato: il matrimonio, l’ordine sacro e la consacrazione religiosa esprimono il dono di sé, libero e liberante, che ci rende davvero felici».
Prevost ai ragazzi: «Siate testimoni di speranza, il mondo ne ha bisogno»
«Cercate la giustizia, rinnovando il modo di vivere, per costruire un mondo più umano! Servite il povero, testimoniando il bene che vorremmo sempre ricevere dal prossimo! Studiate, lavorate, amate secondo lo stile di Gesù, il maestro buono che cammina sempre al nostro fianco», ha poi esortato il Papa. «Quanto ha bisogno il mondo di missionari del vangelo che siano testimoni di giustizia e di pace! Quanto ha bisogno il futuro di uomini e donne che siano testimoni di speranza!», ha aggiunto.
Due ragazze morte: il Pontefice conforta gli amici
La giornata, però, è stata segnata anche da una tragedia: la notizia della morte di una ragazza egiziana di 18 anni, colta da un malore e morta ieri sera mentre si trovava in pullman con il suo gruppo di pellegrini. Il Papa ha voluto incontrare i ragazzi, compagni di scuola della 18enne, per confortarli personalmente. «Sant’Agostino – ha proseguito il Papa – ci dice che quando qualcuno muore ovviamente è molto umano e molto naturale piangere, sentire quel dolore, eppure dice anche, di non piangere come fanno i pagani, perché anche noi abbiamo visto Gesù Cristo morire sulla croce e risorgere dai morti. Ed è la nostra speranza nella resurrezione e parliamo di un Giubileo Anno della Speranza, la nostra speranza è in Gesù Cristo che è risorto. E lui chiama tutti noi a rinnovare la nostra fede, chiama tutti noi ad essere amici, fratelli e sorelle l’uno per l’altro, per sostenerci a vicenda».
In serata, poi, si è saputo che anche un’altra ragazza era morta: «Preghiamo anche per i loro familiari» e «per un ragazzo spagnolo, Ignazio, che è stato ricoverato all’ospedale Bambino Gesù», è stato l’invito rivolto dal Papa ai giovani riuniti a Tor Vergata.