
L'annuncio
Zelensky firma i documenti per il tribunale di accusa contro i crimini russi: “Giusto punire Putin”
Il presidente ucraino ribadisce la volontà di andare avanti, mentre dal suo entourage spuntano le cifre di una possibile crisi economica di Mosca
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato di aver ”firmato i documenti necessari per ratificare l’accordo” per l’istituzione di ”un tribunale speciale per i crimini di aggressione russa” contro l’Ucraina.
Le parole di Zelensky
Su ‘X’, Zelensky ha chiesto di adottare, ”al più presto possibile” le disposizioni giuridiche per rendere il tribunale operativo, dopo l’accordo firmato da Kiev e dal Consiglio d’Europa. “La Russia deve sentire già quest’anno che sarà inevitabilmente ritenuta responsabile del crimine di aggressione e che il processo legale internazionale volto a portarla di fronte alla giustizia è effettivamente iniziato”, ha affermato il presidente ucraino su ‘X’. ”L’aggressione è un crimine e l’inevitabile punizione della Russia per questo crimine è una preoccupazione globale condivisa da tutti coloro che desiderano una vita pacifica per il loro popolo”, ha aggiunto il numero uno di Kiev.
Kiev: “La Russia si è impoverita”
“Buone notizie: l’economia russa è in crisi”. Si apre così un nuovo post su X del consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky , Mykhailo Podolyak. Per Podolyak, “il Fondo di ricchezza nazionale di Mosca si è ridotto del 68% e il tasso di interesse di riferimento ha raggiunto il 20%.”.
“In questo quadro-secondo Podolyak- hanno contribuito le sanzioni e le restrizioni commerciali che hanno un potenziale enorme nel rendere inaccettabile per Putin il costo dell’aggressione contro l’Ucraina”.
Chieste più sanzioni energetiche contro Mosca
“I nostri alleati stanno conducendo una guerra economica per la pace senza la necessaria determinazione”, ha detto ancora Podolyak, sottolineando che, “L’Europa paga ancora circa 24 miliardi di dollari all’anno per l’energia russa. Alla Russia viene inoltre concesso con indulgenza di aggirare il tetto massimo del prezzo del petrolio imposto dal G7”.
Per il consigliere di Zelensky, serve, “un embargo totale sul petrolio e il gas russi, controlli più severi sulle petroliere e sanzioni per i trasgressori terzi. In secondo luogo, la completa esclusione di tutte le banche russe dal sistema Swift”.