CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

West Nile, salgono a 32 i casi in Italia. L’Iss: “È un virus endemico, numeri in linea con il passato”

Tutti in provincia di Latina

West Nile, salgono a 32 i casi in Italia. L’Iss: “È un virus endemico, numeri in linea con il passato”

Cronaca - di Redazione - 24 Luglio 2025 alle 15:50

Dodici nuovi casi di West Nile nel Lazio. A comunicarlo la Regione Lazio dopo la conferma da parte delle analisi effettuate presso il Laboratorio di virologia dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma. Con questi ultimi accertamenti salgono a 21 le conferme diagnostiche di positività di infezione da West Nile virus nel 2025. Tutti registrati in provincia di Latina, inclusa la paziente deceduta la scorsa settimana presso l’ospedale di Fondi, si legge in una nota.

West Nile Virus, dodici nuovi casi nel Lazio

Salgono a 32 dunque i casi in tutta Italia. Degli altri 20 casi: 10 pazienti risultano attualmente ricoverati in reparti ordinari per altre patologie; 2 sono stati dimessi; 6 sono in cura presso il proprio domicilio; 2 pazienti si trovano ricoverati in terapia intensiva. La sola provincia coinvolta è quella di Latina e i comuni di presunta esposizione sono Aprilia, Cisterna di Latina, Fondi, Latina, Pontinia, Priverno, Sezze, Sabaudia. Si precisa inoltre, che “la conferma diagnostica da parte del laboratorio di riferimento regionale avviene entro 48 ore dal ricevimento del campione”.

Numeri in linea con gli anni precedenti, tutti i casi in provincia di Latina

“Dall’inizio dell’anno al 23 luglio sono 32 i casi confermati di infezione da West Nile virus nell’uomo in Italia. Ventuno dei 32 casi sono stati segnalati dalla Regione Lazio, tutti nella provincia di Latina”, comunica l’Istituto superiore di sanità. “Dei 32 casi – precisa – 23 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (2 Piemonte, 2 Veneto, 1 Emilia Romagna, 15 Lazio, 3 Campania), 1 caso asintomatico identificato in donatore di sangue (1 Veneto) e 6 casi di febbre (2 Veneto, 4 Lazio). Tra i casi confermati sono stati notificati 2 decessi (1 Piemonte, 1 Lazio)”. Per i casi umani di virus West Nile in Italia, “da un punto di vista numerico l’andamento epidemiologico al momento è in linea con quello degli anni precedenti, mentre la distribuzione spaziale appare abbastanza differente”, sottolinea l’Istituto superiore di sanità.

Virus endemico nel nostro Paese, sorveglianza efficace e ben rodata

“Il virus West Nile ormai da diversi anni è endemico nel nostro Paese e il sistema di sorveglianza che ministero della Salute, Iss e Regioni hanno messo a punto è ben rodato ed efficace. Tutte le misure sono in campo, comprese quelle a protezione dei trapianti e delle trasfusioni”. Lo assicura Anna Teresa Palamara, a capo del Dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità. “Ricordiamo che l’80% dei casi di infezione da West Nile è asintomatico, mentre il rischio di conseguenze gravi è maggiore per le persone più fragili”, sottolinea. “La malattia – precisa – non si trasmette da persona a persona. Il consiglio è quindi quello di proteggersi il più possibile dal contatto con le zanzare, i vettori del virus, e rivolgersi al proprio medico se si hanno sintomi come febbre sopra in 38°C soprattutto se accompagnata da eruzione cutanea. Per i medici – conclude Palamara – l’indicazione è quella di considerare la possibilità di infezione da West Nile in presenza di sintomi compatibili e procedere alla diagnosi di laboratorio”.

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Redazione - 24 Luglio 2025