
I dati e la circolare
West Nile, niente panico, ma sorvegliare e informare: il ministero della Salute rafforza il piano operativo
L'andamento epidemiologico è in linea con quello degli altri anni, ma la concentrazione di casi nel territorio pontino fa alzare il livello di attenzione: allertato anche il numero di pubblica utilità 1500
Il rafforzamento della sorveglianza, ma anche quello della corretta informazione ai cittadini. Sono le due misure adottate dal ministero della Salute in relazione all’infezione da West Nile, il virus veicolato dalle zanzare che ha provocato una vittima a Latina, una donna di 82 anni. «La situazione è sotto controllo e rimane importante adottare le misure previste dal piano così come informare adeguatamente i cittadini sulle misure per proteggersi dalle zanzare, vettori del virus che, ricordo, non si trasmette da persona a persona per contatto con soggetti infetti», ha spiegato il capo Dipartimento Prevenzione del ministero, Maria Rosaria Campitiello.
L’Iss: «Andamento epidemiologico in linea con gli altri anni»
È stato l’Istituto superiore di sanità, poi, a chiarire, numeri alla mano, che l’andamento dei contagi è in linea con quello degli anni scorsi, sebbene oggi si presenti con una particolare concentrazione nel territorio pontino. «Al 20 luglio sono 10 i casi confermati di infezione da West Nile virus nell’uomo in Italia dall’inizio dell’anno. Sette dei 10 casi sono stati segnalati dalla Regione Lazio, tutti nella provincia di Latina», si legge in una nota dell’Iss, che sottolinea come «dei 7 casi segnalati dalla Regione Lazio, 6 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva e 1 caso con sintomi solo febbrili. Quattro casi sono in persone di sesso maschile e i restanti 3 di sesso femminile. L’età mediana è di 72 anni (range: 63-86)».
«L’andamento epidemiologico è in linea con gli altri anni», spiega ancora la nota, ricordando che il bollettino del 24 luglio 2024 riportava 13 casi confermati, senza decessi. Complessivamente nel 2024 i casi segnalati sono stati 460 in tutta Italia, dei quali 272 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva. I decessi registrati sono stati 20.
Il ministero allerta il numero telefonico di pubblica utilità 1500
«Il ministero della Salute è operativo e in continuo raccordo con le Regioni, gli enti e le istituzioni per assicurare un presidio costante e puntuale sulla diffusione del virus West Nile», spiega il dicastero in una nota. «Sono state condivise dal Gruppo operativo arbovirosi (Goa), riunito questa mattina, le raccomandazioni volte a rafforzare le attività di prevenzione e sorveglianza previste dal Piano nazionale arbovirosi ed emanate con una circolare del ministero della Salute firmata oggi». Inoltre, «è stato allertato il numero di pubblica attività 1500, gestito dal ministero della Salute, per fornire ai cittadini tutte le informazioni utili sulla prevenzione dal virus West Nile».
L’importanza della corretta informazione per medici e cittadini
La circolare operativa del ministero prevede il rafforzamento della sorveglianza clinica umana, in particolare nei territori con circolazione virale documentata, la sensibilizzazione dei medici per l’identificazione tempestiva dei sintomi sospetti, la collaborazione medico-veterinaria e una campagna informativa, tramite i siti del ministero e dell’Iss e il numero 1500, per i cittadini sull’adozione delle misure preventive: uso di repellenti; abbigliamento protettivo; zanzariere e sistemi ambientali di controllo; eliminazione di possibili focolai larvali come ad esempio sottovasi, contenitori d’acqua, fontane non trattate.
Il Comune di Fondi dispone disinfestazioni straordinarie e chiede la collaborazione dei residenti
Sul tema è intervenuto anche l’Ordine dei medici di Latina, che ha invitato a sua volta a evitare allarmi e si è attivato per un capillare programma di informazione dei propri iscritti, anche in raccordo con le autorità sanitarie nazionali. Operative anche le amministrazioni locali, fra le quali il Comune di Fondi, dove risiedeva l’anziana morta, ha previsto azioni di disinfestazione aggiuntive rispetto a quelle già effettuate e programmate. «Il caso di infezione da Virus West Nile – ha commentato il sindaco Beniamino Maschietto – ha generato nella popolazione sentimenti di paura comprensibili ma non suffragati da dati o elementi allarmanti. Sono in costante contatto con la Asl e, attualmente, i numeri descrivono un quadro molto simile a quello degli anni precedenti». «Avevamo già predisposto un fitto programma di disinfestazioni ma, alla luce di quanto accaduto, lo abbiamo rivisto e intensificato con interventi sia mirati che estesi su tutto il territorio comunale a scopo preventivo. È fondamentale, tuttavia, in particolare in caso di abitazioni con parchi e giardini, che i privati – ha detto il primo cittadino – intervengano autonomamente nelle proprie aree di pertinenza con prodotti specifici».