
Intolleranza dem
Vietato giocare a palla (nelle vie dove imperversano pusher e stupratori): il sindaco di Pesaro usa il pugno duro, ma coi bambini
Ha preso alla sprovvista cittadini e turisti l’ordinanza del sindaco di Pesaro Andrea Biancani che vieta di giocare a calcio sulla strada, e altre azioni simili, in viale Trieste e nelle piazze pubbliche ad alta frequentazione turistica. L’ordinanza sarà in vigore fino al 31 di agosto e prevede sanzioni per i trasgressori da 50 a 250 euro.
Il sindaco che vuole integrare i pusher contro chi gioca a pallone
«Comprendiamo il desiderio dei più giovani di creare momenti di convivialità e divertimento – premette il sindaco Pd – ma allo stesso tempo è nostro dovere garantire la sicurezza di tutti i cittadini, il decoro e la vivibilità degli spazi pubblici. In queste prime settimane di chiusura al traffico del lungomare ci sono arrivate numerose segnalazioni sia dei residenti, ciclisti, autisti di Ami, attività economiche e ricettive, che lamentano lanci di oggetti che possono recare pericolo alla sicurezza delle persone, e mettono a rischio l’integrità del patrimonio pubblico compreso il nuovo arredo verde di viale Trieste. In più – ricorda – nel lungomare transitano mezzi autorizzati e la navetta del trasporto pubblico, quindi giocare a pallone in mezzo alla strada è un rischio anche per chi lo fa».
Tolleranza zero del sindaco di Pesaro ma contro chi gioca a palla
L’ordinanza, «una scelta che già altri comuni a vocazione turistica hanno preso da anni per garantire sicurezza e decoro», è in vigore fino al 31 agosto 2025 nelle strade e nei giardini pubblici di: viale Trieste, piazzale della Libertà, via Colombo, viale Zara, lungomare Nazario Sauro, piazzale D’Annunzio e largo Liviero». Nella sua magnanimità, il sindaco Biancano fa sapere alla cittadinanza che «sono esclusi i giochi effettuati dai bambini accompagnati dai genitori o adulti, con utilizzo di oggetti che per peso e consistenza non possono recare danno».
Nella stessa via pestaggi e stupri dei maranza
Tolleranza zero contro il degrado, detta così sembrerebbe una iniziativa draconiana ma coerente con una cittadina dove la sicurezza regna sovrana. Sembra la narrazione di un remoto borgo di un cantone svizzero. Peccato che le cronache cittadine, proprio nelle stesse strade interessate dall’ordinanza del sindaco Pd, raccontino tutta un’altra storia. Qualche esempio? A piazza Matteotti un 21enne pregiudicato tunisino ha rotto il naso all’ex fidanzata. E non con una pallonata. Il 10 giugno, un altro gruppo di “turisti” tunisini, ha scatenato una rissa a bottigliate sul lungomare, all’altezza della ciclabile sottomonte. Anche in quel caso non sembra che le violenze siano state scatenate da una partita di pallone.
Proprio a viale Trieste, nella notte tra venerdì e sabato, due minorenni hanno pestato un 21enne disabile. Esattamente una settimana prima, nella stessa via, nel pieno della movida, una ragazza aveva subito un tentativo di violenza sessuale. Ed è di venerdì sera l’aggressione a un 14enne, sempre a viale Trieste: un pestaggio in piena regola. Afferrato al collo, gettato a terra e preso a calci da una banda di ‘maranza’. Così li ha definiti lui. Come ricostruisce il Resto del Carlino è la quarta aggressione in pochi giorni. Ma il problema della giunta Pd di Pesaro sono i ragazzi che giocano a pallone.