
Pugno duro del ministro
Valditara: “Lotta ai diplomifici e più fondi per i corsi di recupero. La nostra scuola migliora dal nord al sud”
Le scuole paritarie dovranno adottare il registro elettronico e non sarà possibile recuperare più di due anni. Il rapporto Invalsi conferma che l'istruzione progredisce in tutte le aree del paese e che gli investimenti messi in campo funzionano
Il ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara rilancia la lotta ai diplomifici, in un’intervista a il Messaggero, e fotografa una realtà in espansione della scuola italiana, che investirà ancora di più per i corsi di recupero estivi.
Valditara: “Prove invalsi positive anche in Campania”
Il ministro commenta il report di Invalsi: “La ricerca di Invalsi – spiega Valditara – ci dice che la scuola statale in Campania va molto meglio di come viene spesso rappresentata. Ne ero sicuro e ora finalmente viene resa giustizia ai tanti docenti e a tutto il personale scolastico che ogni giorno lavora per i nostri giovani. C’è ancora molto da fare ma con Agenda Sud, che nasce proprio per superare i divari negli apprendimenti rispetto ad altre aree del Paese, possiamo realizzare interventi mirati e specifici per affrontare le fragilità di alcune scuole. Abbiamo avviato questo percorso e, come ha riconosciuto il rapporto Invalsi pubblicato il 9 luglio scorso, siamo sulla strada giusta“.
Più risorse per i corsi di recupero
“Puntiamo molto sulle lezioni di potenziamento extra curricolari-dice il ministro-, che fra l’altro consentono una retribuzione aggiuntiva per i docenti impegnati nelle attività. In questo modo gli studenti, che hanno accumulato lacune in alcune materie, in particolare italiano, matematica e inglese, potranno ricevere il supporto di cui hanno bisogno per recuperare. Una possibilità che, ad oggi, possono permettersi solo gli alunni che provengono da famiglie benestanti attraverso le lezioni private. Intendiamo poi coinvolgere sempre più anche le famiglie”.
Valditara: “Esiste una scuola paritaria di qualità”
“Dall’analisi Invalsi-aggiunge il ministro– emerge un altro dato fondamentale: esiste una scuola paritaria di qualità, in alcuni casi di assoluta eccellenza, che contribuisce ad arricchire il panorama formativo e ad assicurare un vero pluralismo educativo. Ed esiste anche nelle regioni dove è più alta la densità dei cosiddetti diplomifici. Sarebbe infatti un grave errore confondere queste due realtà decisamente diverse tra loro. Questa scuola paritaria di qualità va valorizzata e sostenuta, favorendo la libertà di scelta educativa delle famiglie. E poi ci sono i diplomifici che rispondono ad una domanda di facilismo e di scorciatoie educative che danneggiano innanzitutto gli studenti: questo fenomeno in passato non è mai stato seriamente contrastato”.
Le strategie contro i diplomifici
Valditara annuncia che, “gli istituti paritari potranno avere una sola classe collaterale, dovranno adottare il registro elettronico per certificare le presenze durante tutto l’anno imponendo dunque la frequenza a scuola. Inoltre, non sarà più possibile recuperare più di due anni in uno e ci sarà sempre un esterno a presiedere la relativa commissione d’esame”.