
I dati di Palazzo Chigi
Un colpo alla burocrazia, il governo batte i record sull’attuazione dei decreti e sui fondi: 300miliardi liberati in tre anni
Anche nell'ultimo trimestre l'esecutivo di centrodestra conferma la sua celerità nella erogazione delle risorse. La media dei decreti attuativi è nettamente più bassa rispetto al passato
Il confronto con il passato
Il numero medio di decreti attuativi per provvedimento legislativo nel trimestre, pari a 2,1, è nettamente inferiore al numero medio complessivo di decreti attuativi per provvedimento legislativo registrato dall’insediamento del Governo, pari a 3,9. Tutto questo significa un abbattimento quasi del 50% di misure che rallentano l’erogazione delle risorse.
Le risorse stanziate dal governo Meloni
Il Governo continua a dare priorità all’attuazione di quei provvedimenti che sbloccano risorse uguali o superiori a 10 milioni di euro, il cui tasso di adozione, riferito ai soli decreti del Governo Meloni, pari al 72,6%, è di circa 15 punti percentuali superiore a quello dei provvedimenti che non prevedono risorse finanziarie (pari al 57,7%).
Al 28 giugno 2025 è stato messo a disposizione il 98,5% delle risorse complessivamente stanziate per gli anni 2022-2025 (pari a circa 284,3 miliardi di euro). A queste risorse si sommano i 9,3 miliardi di euro sbloccati mediante l’adozione dei provvedimenti attuativi della precedente legislatura. L’esecutivo Meloni ha quindi complessivamente reso utilizzabili risorse pari a circa 293,6 miliardi di euro.
Bonus donna, giovani e liste di attesa nel primo trimestre
Tra i più rilevanti provvedimenti attuativi adottati dal Governo nel trimestre: il decreto riguardante l’efficientamento degli edifici di edilizia pubblica, del valore di 1,4 miliardi di euro; il decreto che attua il Bonus Donna con un incentivo contributivo mirato a promuovere l’occupazione femminile stabile nelle aree svantaggiate e nei settori a maggiore disparità di genere, del valore di 121,7 milioni di euro; il decreto attuativo riguardante il bonus per l’autoimpiego in settori strategici a favore degli imprenditori under-35, con risorse pari a 53,6 milioni per il 2025; il Bonus Giovani, che prevede uno sgravio contributivo in favore dei datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato personale under-35, del valore di 474,6 milioni di euro per il 2025; il decreto che consente l’esercizio di poteri sostitutivi del Ministero della Salute nei confronti delle Regioni inadempienti rispetto all’attuazione delle norme per ridurre le liste d’attesa.
Cosa ci dicono questi dati
Il report illustrato da Palazzo Chigi ci dice, in una sintesi efficace, che le risorse oggi vengono stanziate prima. Che i decreti attuativi diminuiscono e con essi i tempi biblici per l’erogazione dei fondi. Che sulla spesa l’esecutivo è attento e veloce. E che dimostra, in un Paese in cui la burocrazia purtroppo impera da sempre, una grande capacità di incisione su questioni rilevanti. Senza perdere tempo.
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