
Oltre la guerra
Ucraina, Roma capitale della ricostruzione: Meloni accoglie Zelensky e von der Leyen alla conferenza internazionale
Il summit si apre giovedì, attesi quindici capi di Stato e di governo e duemila aziende. Presenti, tra gli altri, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il premier polacco Donald Tusk
Quindici capi di Stato e di governo. Duemila aziende registrate. Quattromila partecipanti. Roma diventa, per due giorni, la capitale della ricostruzione dell’Ucraina: giovedì e venerdì, alla Nuvola dell’Eur, si terrà la Conferenza internazionale sul tema. Un evento che – per ammissione del ministro degli Esteri Antonio Tajani – si sperava potesse avvenire in un contesto diverso. Un cessate il fuoco, magari. Ma il rumore della guerra non si è ancora spento, e il fronte resta aperto.
L’Italia al centro del rilancio europeo
A inaugurare i lavori sarà la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, affiancata da Ursula von der Leyen, dal cancelliere tedesco Friedrich Merz, dal premier polacco Donald Tusk e ovviamente dal leader ucraino Volodymyr Zelensky. La cornice internazionale è ampia, ambiziosa, multilivello. Sarà presente anche Keith Kellogg, inviato speciale degli Stati Uniti per l’Ucraina, pronto a un bilaterale con Zelensky.
La macchina è imponente. Secondo la Banca mondiale, per ricostruire il Paese serviranno 500 miliardi di euro: tre volte il Piano Marshall. L’Italia, al termine dei lavori, conta di annunciare impegni per 14-14,5 miliardi. Sono previsti oltre cento accordi, dalla protezione delle infrastrutture energetiche allo sminamento, dalla riabilitazione delle aree distrutte alla modernizzazione delle regioni meno colpite.
Giovedì sarà una giornata di alto profilo diplomatico, politico e simbolico. Il saluto finale spetterà al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che riceverà Zelensky al Quirinale. In parallelo, quest’ultimo, Meloni, Merz e Tusk si collegheranno con il premier britannico Keir Starmer e con il presidente francese Emmanuel Macron, per una riunione della cosiddetta “coalizione dei volenterosi”.
L’Ucraina chiede passi concreti
Kiev si attende molto da Roma. «L’evento non deve limitarsi a dichiarazioni di intenti ma portare alla definizione di progetti pratici, attuabili già da subito, senza dover attendere la fine dell’invasione russa su larga scala», ha commentato Ivanna Klympush-Tsintsadze, presidente della Commissione per l’Integrazione dell’Ucraina nell’Unione europea della Verkhovna Rada. E auspica la nascita di una strategia coordinata: «Dovrebbe servire a costruire le basi per una piattaforma comune e strutturata, attraverso cui i partner internazionali possano investire nel Paese in modo coordinato e sostenibile». La presenza di Zelensky a Roma, aggiunge, «conferma il rilievo attribuito all’iniziativa».
«Siamo riconoscenti per l’aiuto fornito finora e riteniamo che l’Italia possa fare di più, soprattutto per quanto riguarda l’assistenza militare», dichiara ancora Klympush-Tsintsadze, lodando l’impegno diplomatico della premier, in particolare per «facilitare canali di comunicazione tra Kiev e l’Amministrazione statunitense ed il presidente, Donald Trump».