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Ucraina, Meloni al mondo: “Putin voleva piegare Kiev, la comunità l’ha difesa dallo scempio. Rinascerà”

La conferenza di Roma

Ucraina, Meloni al mondo: “Putin voleva piegare Kiev, la comunità l’ha difesa dallo scempio. Rinascerà”

Esteri - di Lucio Meo - 10 Luglio 2025 alle 12:17

“Il piano era tentare di piegare gli ucraini con il buio, il freddo, la fame e la paura. Questo piano è fallito perché tutti hanno imparato quanto gli ucraini siano più tenaci di ogni aspettativa e perché la comunità si è schierata contro questo scempio”, sono state le prime parole del  presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento all’Ukraine Recovery Conference, che si è aperta questa mattina a Roma. Parole di orgoglio, di dignità, di fermezza contro l’aggressione russa, che la premier ha condannato in modo categorico, sottolineando come l’Italia creda alla rinascita dell’Ucraina, nonostante la guerra in corso.

“Il popolo ucraino ha guardato negli occhi il nemico e ha deciso di combatterlo, non perché gli piace combattere, perché ama la guerra, ma perché ama ciò per cui sta combattendo, riesce a vedere oltre questo conflitto. Ed è questo che ha permesso all’Ucraina di continuare a vivere, produrre, innovare e cercare una luce nell’oscurità più profonda”, ha detto subito la premier.

La Conferenza di Roma sulla ricostruzione, aperta da un’affollatissima foto di gruppo, con l’ovvia presenza del presidente Zelensky, sta a testimoniare proprio la presenza della comunità internazionale. Intorno alla premier Giorgia Meloni alla Nuvola, all’Eur a Roma,  tutti i leader presenti alla conferenza sulla ripresa dell’Ucraina. Poi l’inizio dei  lavori con l’introduzione del ministro degli Esteri Antonio Tajani, seguita dagli interventi di Meloni, del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, del cancelliere tedesco Friedrich Merz e del premier polacco Donald Tusk.

Ucraina, il messaggio al mondo della Meloni

“Piaccia no quello che accade in Ucraina riguarda ognuno di noi”, ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Il cammino della ricostruzione non sarà facile, sarà pieno di insidie ma porta molte opportunità”, aggiunge. “Questa partecipazione così ampia, a così alto livello, trasmette al mondo un un messaggio estremamente importante. Dice che ognuno di noi è qui per fare la sua parte con un obiettivo comune che è guardare oltre l’insopportabile ingiustizia che da più di tre anni viene inflitta al popolo ucraino e sapere immaginare ora una Ucraina ricostruita, libera, prospera. E dice che intendiamo raggiungere questo scopo non solo aiutando l’Ucraina a difendersi, portando avanti ogni sforzo per arrivare alla pace come stiamo facendo, ma anche e soprattutto sapendo immaginare il dopo, interrogandoci su come ricostruire quello che è stato distrutto, strade, ponti, scuole, chiese, ospedali”.

Poi la premier ha ricordato l’esperienza della rinascita post-bellica dell’Italia: “L’Italia può essere protagonista nella ricostruzione dell’Ucraina non solo per la costanza, la chiarezza, con la quale fin dall’inizio si è schierata dalla parte giusta della storia, senza mai tentennare, ma anche perché il suo solido e straordinario tessuto produttivo ha tutte le carte in regola per generare un moltiplicatore di investimenti, un moltiplicatore di opportunità. La sfida che abbiamo di fronte -sottolinea- richiede il massimo sforzo da parte delle nazioni, dei governi, delle istituzioni multilaterali e finanziarie, ma è una partita che noi possiamo vincere solo se riusciremo a contare su una robusta mobilitazione dei capitali privati, sulla loro capacità di attrarre investimenti”. E agli imrenditori: “Non abbiate paura di investire in Ucraina perche’ investire sulla ricostruzione dell’Ucraina non è un azzardo, e invece un investimento in una nazione che ha dimostrato piu’ resilienza di qualsiasi altra. Ma e’ anche un investimento sulla pace, sulla crescita economica, dell’Europa intera”.

Non solo solidarietà ma anche fondi e investimenti a Kiev

C’è anche una cifra importante da annunciare:  “Insieme abbiamo assunto impegni con la conferenza di oggi per oltre 10 miliardi di euro. Ma per ricostruire una nazione martoriata dalla guerra non bastano soldi, ingegneri e architetti -avverte-. C’è bisogno di qualcosa di più e quel qualcosa di più è il sentimento che il popolo ucraino ha dimostrato di conoscere, che è l’amore di patria, l’amore per la libertà, la volontà di garantire ai propri figli un futuro di prosperità, di benessere, senza l’amore di patria tutto quello che noi facciamo perde di senso”. A breve nascerà anche un fondo Ue per l’Ucraina. ” Questa conferenza ci offre l’opportunità di sottoscrivere numerose intese, uno degli ambiti principali sui quali noi abbiamo voluto concentrare la nostra attenzione riguarda la creazione di nuovi strumenti, di nuovi meccanismi, che possano accompagnare il lavoro delle aziende, fare da moltiplicatore, sono per questo felice di annunciare il contributo determinante dell’Italia alla nascita di un nuovo fondo Equity a livello europeo”.

Messaggio sulla falsariga di quello lanciato in precedenza dal ministro degli Esteri Antonio Tajani: “L’Italia “è pronta a fare la sua parte” nel sostegno all’Ucraina. “Faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per garantire la libertà del popolo ucraino”, ha detto aprendo la sessione plenaria della Conferenza sulla ripresa Ucraina a Roma. “Grazie alla forza del popolo ucraino la libertà in quel Paese esiste ancora e insieme vogliamo dare messaggio di sostegno e amicizia”, ha detto Tajani. “L’Italia eèpronta a fare la sua parte, Slava Ukraini”, ha poi concluso il ministro, usando il saluto nazionale ucraino.

Un Piano Marshall, chiede Zelensky

Poi aveva preso la parola Zelensky: “Putin vuole che la nostra gente soffra e se ne vada dall’Ucraina, che vengano distrutti scuole e ospedali, vuole distruzione ovunque non solo su linea del fronte”. “La Russia non si sta preparando alla pace e in questo momento tutti ce ne rendiamo conto. L’abbiamo capito, lo vediamo. Putin ha rifiutato qualsiasi proposta di pace”, ha aggiunto. Il tema delle armi è prioritario.

“Dobbiamo intercettare i droni che a centinaia ogni notte la Russia lancia contro l’Ucraina, ci servono nuovi missili e nuovi sistemi di difesa”, ma anche “fondi e investimenti per produrre droni” e “incoraggio i partner ad aumentarli“. Questa una delle richieste di Volodymyr Zelensky alla conferenza per la ripresa dell’Ucraina a Roma, sottolineando che “sempre più Paesi ci stanno aiutando nella produzione di droni”. Volodymyr Zelensky chiede poi un piano per la ripresa dell’Ucraina come il piano Marshall del dopoguerra in Europa, che ha assicurato “decenni di pace e di crescita economica”. Nel suo intervento alla conferenza a Roma, il presidente ucraino dice: “Tutto ciò che la Russia ha distrutto può essere ricostruito, serve un piano per la ripresa chiaro, il come piano Marshall”. Zelensky, rivolto ai partecipanti, sottolinea che “ricostruire l’Ucraina riguarda anche i vostri paesi, le vostre società, i vostri posti di lavoro”. “Il modo in cui la ricostruiremo potrà modernizzare tutta la vostra infrastruttura, dobbiamo lavorare tutti per ripresa”, conclude, sollecitando “nuovi meccanismi di finanziamento”.

Il video del discorso della Meloni

Il sostegno della Ue nel discorso della von der Leyen

“Dall’invasione su larga scala, l’Europa è stata ed è il maggiore donatore dell’Ucraina, con quasi 165 miliardi di euro di sostegno. Solo quest’anno copriremo l’84% del fabbisogno di finanziamenti esterni. Come parte di questo sostegno, posso annunciare un pagamento di 1 miliardo di euro in sostegno macrofinanziario, oltre a un pagamento di oltre 3 miliardi di euro dal Fondo per l’Ucraina”, ha annunciato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo discorso alla Conferenza sulla ricostruzione. “Le garanzie e le sovvenzioni che stiamo firmando a questa conferenza sbloccheranno oltre 10 miliardi di euro di investimenti per la crescita, la ripresa e la ricostruzione. E ci assicureremo che l’Ucraina sia sostenuta fino al 2028 e oltre, quando entrerà in vigore il nuovo bilancio europeo”, prosegue von der Leyen. “Sono particolarmente lieta di annunciare oggi il Fondo europeo principale per la ricostruzione dell’Ucraina (European Flagship Fund), il più grande fondo di equity al mondo a sostegno della ricostruzione” che avvierà investimenti “in energia, trasporti, materie prime critiche e industrie a duplice uso”, aggiunge.

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di Lucio Meo - 10 Luglio 2025