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Crosetto

Nessun taglio sociale

Spese militare, Crosetto: “Non intaccheranno il welfare, onoreremo gli impegni presi con la Nato”

Il ministro della Difesa interviene in audizione dinanzi alle Commissioni delle due Camere e fa il punto anche sulla geopolitica, insistendo sulla vocazione diplomatica dell'Italia

Politica - di Gianni Giorgi - 4 Luglio 2025 alle 13:36

Guido Crosetto chiarisce che l’aumento delle spese militari non intaccherà la spesa sociale. Il ministro della Difesa, in audizione alle commissioni riunite, parla della situazione geopolitica ribadendo la posizione ferma ma anche equilibrata dell’Italia nello scacchiere internazionale.

Le parole di Crosetto

“Più difesa evitando di sconquassare i conti pubblici e senza intaccare il welfare. Vale a dire astenendosi dallo sforbiciare la sanità, l’istruzione, la previdenza e i servizi per trovare le risorse necessarie. Onorare gli impegni assunti in sede Nato – obiettivo un 5% tondo tondo in 10 anni – senza gravare su ospedali, scuole, trasporti pubblici e pensioni”. Cosi, il ministro della Difesa, alle Commissioni riunite dove, assieme al ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha fatto il punto sul vertice dell’Alleanza Atlantica all’Aia della settimana scorsa. Un summit destinato a restare alla storia per lo scatto di reni degli Alleati.

La Russia e la Nato

“Secondo le considerazioni dei nostri alleati europei – ha detto ancora Crosetto – entro cinque anni la Russia potrebbe acquisire la capacità militare da minacciare il territorio dell’Alleanza. Mi ha colpito che la Svezia, tra i molti investimenti, ha messo in costruzione un cimitero che possa ospitare il 5% della sua popolazione“. “Più persone ci sono a ragionarne più sono contento. Queste sono scelte da Paese. Si possono, con le scelte della Difesa, tracciare traiettorie di futuro per il Paese”, ha aggiunto il titolare della Difesa. Tanto più che, come rimarcato da Crosetto in audizione, “la spesa per la Difesa non è i missili: in Italia è al 40% di stipendi e pensioni”.

“Non andremo a bombardare nessuno”

“Solo il 23% sono investimenti, dove dentro però ci sono anche gli stipendi di Leonardo, Fincantieri. Quella spesa non sono armi con cui andiamo a bombardare”, ha detto ancora Crosetto. Il ministro è convinto che il grosso della spesa che l’Italia dovrà sostenere debba essere investito in ricerca e sviluppo. “Ma se io faccio ricerca e sviluppo sull’IA o sulla cyber, o sui robot umanoidi, per esempio, è già di fatto una tecnologia duale, non solo militare”, la chiosa di Crosetto.

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