
La relatrice Onu
Sinistra impazzita per Francesca Albanese: “Datele il Nobel per la pace”. FdI: inadeguata e indifendibile
«In poco più di 24 ore la petizione online che abbiamo lanciato a sostegno di Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei Territori palestinesi occupati, per il Premio Nobel per la Pace ha superato le 50mila firme». L’annuncio di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Avs certifica l’incoronazione della nuova eroina della sinistra.
Un peana che unisce il campo largo, un po’ meno gli addetti ai lavori più accorti e documentati. Come quanto detto a Rai News 24 dall’ex direttore di Repubblica e La Stampa, Maurizio Molinari che ha smontato i cori da Santa Subito per la relatrice speciale delle Nazioni Unite. Frasi che hanno mandato su tutte le furie il M5s definendo le frasi di Molinari «vergognose e false nei confronti di Francesca Albanese, come quelle secondo cui la relatrice speciale Onu per i territori palestinesi occupati sarebbe stata accusata di aver preso soldi da Hamas o sarebbe stata definita da Guterres ‘una persona orribile».
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Procaccini: “Indifendibile anche se è italiana”
In realtà, come ha sottolineato Nicola Procaccini di Fratelli d’Italia, commentando a Skytg24 le sanzioni annunciate dagli Usa nei confronti di Francesca Albanese «poteva essere di qualunque nazionalità, ma è una persona inadeguata al suo ruolo. Non mi interessa cosa ci sia scritto sul suo passaporto ma se è adeguata o meno al ruolo delicatissimo che dovrebbe ricoprire».
«Ricordiamo che è una persona che ha anche falsificato il proprio curriculum. È indifendibile e chi la difende invece per partito preso secondo me fa un errore perché dovremmo rimanere sul piano oggettivo senza farci trasportare da un pregiudizio politico”, ha concluso Procaccini. Albanese si definisce avvocato senza esserlo, come ha ammesso lei stessa in un’intervista a Vanity Fair.
«La dottoressa Francesca Albanese, a lungo collaboratrice di Unwra, nelle dichiarazioni pubbliche e giornalistiche – ha commentato nei mesi scorsi il sottosegretario agli Esteri Edmondo Cirielli – offre una narrativa in linea con quella di Hamas, organizzazione terroristica responsabile del genocidio dello scorso 7 ottobre. Sarebbe bastato soltanto questo per renderla inadatta ad un ruolo di così alto prestigio, che non può consentire posizioni tipiche di chi è fiancheggiatore dei terroristi». La relatrice Onu aveva infatti liquidato come «una reazione all’oppressione israeliana» i massacri del 7 ottobre di Hamas,
La richiesta Usa: Francesca Albanese fomenta l’antisemitismo, sia rimossa
«Albanese ha fomentato l’antisemitismo, espresso sostegno al terrorismo e disprezzo per gli Stati Uniti e Israele» e questo suo pregiudizio – ha aggiunto Rubio – è stato evidente in “tutta la sua carriera, inclusa la raccomandazione alla Corte Penale Internazionale di emettere mandati di arresto contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu e l’ex ministro della difesa Yoav Gallant».
Albanese ha in diverse occasioni denunciato il “genocidio” a Gaza e chiesto di fermare il flusso di armi a Israele, che ha accusato di incarnare “l’apartheid” per eccellenza. Nelle scorse settimane gli Stati Uniti avevano chiesto le dimissioni di Albanese dopo che un rapporto di UN Watch accusava la relatrice di aver accettato finanziamenti per 20 mila dollari per i suoi viaggi da gruppi legati ad Hamas, in violazione delle regole di condotta delle Nazioni Unite.
In seguito al rapporto la divisione per i diritti civili del Dipartimento di Giustizia aveva chiesto all’Onu, in una lettera, di “rimuovere immediatamente” Albanese dal suo incarico in quanto la sua condotta “aveva disonorato l’istituzione».