
Censure?
Sfrattato dal web “Messainlatino”. Il portale (scomodo) dei tradizionalisti cattolici
Messainlatino.it, sito capofila del web tradizionalista italiano – seguito anche all’estero, dalla Francia agli Stati Uniti – è stato chiuso di imperio da Google, la piattaforma su cui era ospitato sin dal 2007
Messainlatino.it, sito capofila del web tradizionalista italiano – seguito anche all’estero, dalla Francia agli Stati Uniti – è stato chiuso di imperio da Google, la piattaforma su cui era ospitato sin dal 2007. Dopo 18 anni insomma, “Big G” ha notificato alla redazione un avviso di sfratto via email e poi ha semplicemente cancellato tutto. Persi dunque gli articoli di quasi vent’anni di attività, 22mila, citati anche da riviste d’oltreoceano e letti quotidianamente anche in Vaticano, forse talvolta con fastidio date le critiche spesso al vetriolo verso le gerarchie, ma sempre rispettando la continenza e senza offendere o diffamare nessuno.
Mistero sul “peccato”…
Eppure per Google, il blog che si dedicava al cattolicesimo tradizionale ha peccato di “Hate Speech”, che vuol dire un po’ tutto e un po’ niente. «Nessun’altra motivazione è stata fornita – spiega la redazione in un comunicato –. Solo in via di indizio, possiamo supporre ciò abbia a che fare con la circostanza che, nelle settimane scorse, erano già stati rimossi (ma poi dallo stesso Blogger.com riammessi, su nostra sollecitazione) singoli articoli, il cui tenore era: l’intervista a mons. Strickland contro l’ammissione delle donne al diaconato; uno studio del Prof. Corrado Gnerre sulla storia della Massoneria e la sua condanna da parte della Chiesa; il richiamo alla dottrina ufficiale della Chiesa in riferimento al gay pride; infine un post di oltre dieci anni fa col video del fondatore del movimento neocatecumenale».
Si prega per il ripristino
Al momento dunque il blog è offline e irrecuperabile, dato che Google non ha dato la possibilità di effettuare un backup preventivo e non dà più la possibilità di accedere agli articoli. La redazione dal canto suo ha fatto sapere di avere inviato immediatamente una comunicazione tramite il legale di fiducia, per intimare all’azienda il ripristino dello spazio.