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Ong Nadir

L'aria è cambiata

Schiaffo al veliero Ong, Nadir: l’Italia lo blocca la seconda volta in un mese dopo la sbarco di 60 migranti irregolari

Dall'equipaggio dell'imbarcazione tedesca frignano e parlano di "repressione politica". Non si rassegnano al rispetto delle normative

Politica - di Angelica Orlandi - 7 Luglio 2025 alle 19:31

Le autorità italiane hanno bloccato il veliero Nadir dopo aver sbarcato a Lampedusa 59 migranti soccorsi nel Mediterraneo centrale. Si tratta del secondo fermo in un mese per l’imbarcazione della ong tedesca ResqShip. “Non ci è permesso salpare – piagnucola la ong – perché facciamo ciò che l’Ue si rifiuta di fare: proteggere la vita delle persone in mare”. Siamo alle solite. Ora che anche il governo tedesco ha deciso per una stretta ai finanziamenti alle navi delle organizzazioni non governative in questo periodi non è aria per le grndi imbarcazioni. In mare si trovano per lo più i piccoli velieri o motoscafi, che hanno una capacità di carico ridotta rispetto alle grandi navi. Il trucchetto è quello che in tal modo pottrebbero ottenere porti più  vicini. Per ora è una tattica che ha funzionato, ma la misura è colma. Infatti è di queste ore la notizia che il piccolo veliero Nadir, della Ong tedesca ResqShip, è stato sottoposto a fermo amministrativo nel porto di Lampedusa. Dopo lo sbarco di quasi 60 migranti irregolari.

Ong, il veliero Nadir stoppato due volte in un mese

Anche questo veliero è parte della flotta civile battente bandiera tedesca e si tratta del secondo fermo in un mese per la Ong tedesca. Le autorità non hanno reso noto ufficialmente i motivi tecnici o normativi dietro al blocco. Ma è ipotizzabile che riguardino controlli per motivi di sicurezza, autorizzazioni o interpretazioni di norme legate al trasporto di migranti, con cui le imbarcazioni ong tentano da sempre di aggirare le norme. Il porto di Lampedusa resta un punto cruciale per la gestione degli sbarchi, data la sua posizione geografica vicina alle rotte migratorie mediterranee usate da chi tenta di raggiungere l’Italia.

La protezione dei confini: in Europa ormai prevale la la linea Meloni

“E’ scandaloso” – si lamentano dal Nadir in una nota dell’organizzazione, che se la prende con l’Italia e con l’Europa. Parlano di “repressione politica”. Non si sa in base a quale normativa l’Italia, e l’Europa dovrebbero consentire l’ingresso di irregolari senza documenti. L’Unione europea si sta allienado con il modello italiano per convergere verso una posizione comune e una strategia condivisa per affrontare il flusso migratorio. Le accuse di impedire le operazioni delle ong si inseriscono in un dibattito più ampio sulle responsabilità dei singoli stati e delle istituzioni europee nel garantire sicurezza e diritti alle persone in movimento. Le navi Ong, grande o piccole imbarcazioni che siano dovranno adattarsi ad un clima mutato. Tra l’altro è appena iniziato il semestre del Consiglio europeo a guida danese. E come sappiamo il primo ministro socialista Mette Frederiksen che ha già dettato la linea: maggiore protezione dei confini e rimpatri più rapidi per chi non ha diritto di rimanere in Europa.

Il veliero Nadir fermato anche a giugno

Anche l’8 giugno, il Nadir aveva soccorso 112 persone in pericolo a bordo di un’imbarcazione di legno inadatta alla navigazione. A causa delle condizioni di salute precarie di 30 persone intrappolate sotto coperta, l’equipaggio aveva deciso di evacuare immediatamente tutti. Dopo aver completato l’operazione, intorno alle 3 del mattino e con onde fino a un metro, l’MRCC di Roma aveva assegnato come porto sicuro Lampedusa, raggiunto 12 ore più tardi. All’arrivo, la barca è stata posta sotto sequestro. Le accuse si basano sulla legislazione nazionale italiana, in particolare sul Decreto Piantedosi del 2024,

 

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di Angelica Orlandi - 7 Luglio 2025