
La sindaca si è dimessa
Scandalo Prato: da domani il comune sarà commissariato, crescono i guai giudiziari del Pd in tutta Italia
L'importante centro toscano resta senza amministrazione dopo la vicenda che ha interessato la prima cittadina, accusata di corruzione. Per Largo del Nazareno grane anche da altre regioni
Da domani Prato entrerà ufficialmente in fase di commissariamento, diventando il più grande Comune toscano ad affrontare questa condizione. Si conclude oggi, infatti, il periodo di venti giorni previsto dalla legge dopo le dimissioni della sindaca Ilaria Bugetti (Pd), che non prenderà parte all’ultima seduta della giunta comunale. A presiedere l’incontro sarà il vicesindaco Simone Faggi, che ha ricoperto simbolicamente il ruolo di primo cittadino nelle ultime settimane.
Prato e i problemi giudiziari
All’ordine del giorno, un passaggio tecnico ma cruciale: l’approvazione dell’entrata di oltre 2,5 milioni di euro da enti esterni, inclusi un milione dallo Stato destinato all’organizzazione delle elezioni regionali. Senza questa delibera, i fondi rischierebbero di andare perduti.
Intanto, nel Partito Democratico pratese si apre un confronto interno carico di tensioni. Le dichiarazioni del segretario Marco Biagioni, che ha parlato di una “ripartenza da zero”, hanno riacceso i contrasti, soprattutto tra le varie anime del partito. La crisi giudiziaria che ha investito l’amministrazione, con la sindaca dimissionaria indagata per corruzione, ha congelato l’attività politica. A partire dall’11 luglio, la gestione del Comune sarà affidata a un commissario straordinario.
Dalle Marche alla Puglia, il silenzio e l’imbarazzo di Schlein
Fermo restando, e non è retorica, che sia Ilaria Bugetti, che chiunque è indagato, è innocente fino a prova contraria e che i processi non si fanno sui giornali, concetto che la sinistra non recepisce mai quando capita ai suoi avversari, ciò che è accaduto a Prato non è un caso isolato. Nelle Marche è scoppiato il caso “Affidopoli”, che coinvolge(ma non è indagato) politicamente Matteo Ricci. In Puglia le vicende giudiziarie hanno decapitato la giunta Emiliano, al punto che i Cinquestelle sono usciti dalla giunta e che Antonio Decaro, se sarà il candidato a governatore, pretende che l’attuale governatore non venga candidato a consigliere. La questione morale, sbandierata come arma per colpire “i nemici”, viene sottovalutata quando i problemi arrivano a casa propria. Nel silenzio di Elly Schlein, che non ha una cultura garantista e paradossalmente nemmeno giacobina. Resta in silenzio. Come sempre.