
L'indagine
Scandalo a Milano, per i Pm l’inchiesta è solo all’inizio: riflettori puntati sullo stadio Meazza
La Procura mette nel mirino i possibili lavori di ammodernamento dell'impianto utilizzato da Milan ed Inter e le ingerenze dell'assessore Tancredi in altri settori importanti
L’inchiesta di Milano, che ha portato alla richiesta di arresto dell’assessore all’urbanistica Giancarlo Tancredi e che investe anche il sindaco, Beppe Sala, è “solo agli inizi”. La Procura del capoluogo lombardo indaga anche sui progetti da realizzare nella zona di San Siro, dove è presente il complesso sportivo e lo stadio “Meazza” utilizzato da Milan ed Inter.
Le inchieste e lo scandalo a Milano
Dall’area di San Siro, al restyling degli scali ferroviari che delimitano la città di Milano. E fino ai nodi cruciali per le porte metropolitane. È su questi progetti, quasi una trentina, tra vecchi e nuovi filoni, che la Procura di Milano si fa strada per mettere ordine in una rigenerazione urbana che potrebbe nascondere – a dire di chi indaga – una corruzione diffusa che accantona le regole dell’edilizia. Il materiale sequestrato ieri. I documenti che restituiranno i computer acquisiti dalla Guardia di finanza. E, soprattutto, le chat potrebbero chiarire la nuova mappa urbanistica di una Milano sempre meno inclusiva.
I nodi e le chat
I “nodi” presenti nei nove municipi sono il centro di scambi scritti tra Giuseppe Marinoni, l’ex presidente Commissione per il paesaggio, e Federico Pella, manager e socio della società di ingegneria J+S, e le chat. «mostrano che le “strategie” sono sempre dettate con “l’aiuto dell’assessore Tancredi e si traducono “in accordi sempre più definiti con Unipol, Redo, Carfin, EuroMilano, LeandLease, Noods, Hines e Coima, Atm e Rfi (ferrovie) e gli altri soggetti sempre in accordo con Tancredi“.
Intese su cui ora la procura valuterà caso per caso. Dietro a fatture e accordi va dimostrata la presenza di attività illecite che, al momento, non emergono. Anche l’area di San Siro trova spazio nelle oltre 400 pagine di richiesta di arresti. Ma tra gli interventi cruciali su cui si trova a dover decidere l’assessore c’è anche il progetto di rifacimento dello stadio San Siro e il quartiere adiacente da parte di Milan e Inter.
Le ingerenze di Tancredi
La società J+S è specializzata anche nella realizzazione di strutture sportive e nell’ambito di San Siro, «aveva ricevuto dall’imprenditore Massimo Caputi, personaggio di rilievo della finanza immobiliare italiana, l’appalto per la ristrutturazione delle scuderie de Montel, da trasformare in terme, poste davanti allo stadio», si legge negli atti. Nell’informativa dello scorso maggio della Guardia di finanza, «tra i tanti casi concreti di ingerenza indebita di Tancredi spiccano quelli: del Pirellino P39; dei Piani integrati di intervento scali ferroviari e villaggio olimpico; del Pii (Piani integrati di intervento) Rogoredo e Arena Santa Giulia; dell’area dell’ex Trotto nella zona San Siro».
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