
L'offensiva russa
Reti da pesca stese dagli ucraini per difendersi dai droni russi. E Zelensky recluta anche gli “over 60” come volontari
Le reti da pesca contro i droni russi. Ma non solo. Le forze russe hanno attaccato l’Ucraina la notte scorsa con 78 droni di vario tipo, inclusi i kamikaze Shahed, 51 dei quali sono stati abbattuti o neutralizzati dai sistemi di guerra elettronica delle difese aeree di Kiev: lo ha reso noto su Telegram l’Aeronautica militare Ucraina. Ma intanto Kiev si affida alle reti dei pescatori per difendere i soldati in transito dai droni russi. Lo racconta la Cnn, che ha diffuso foto e video delle reti stese tra i pali lungo la strada, spiegando che gli ordigni russi, diventati elemento ricorrente nella guerra tra Russia e Ucraina, rimangono impigliati nella trama resistente. Il reportage arriva da Kostiantynivka, “una delle tre città in prima linea dove le forze ucraine rischiano sempre più di essere accerchiate da un’offensiva estiva russa, che sta rapidamente trasformando piccoli progressi in un vantaggio strategico”.
Ucraina, Zelensky firma legge: over 60 possono arruolarsi come volontari
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha intanto firmato un provvedimento in base al quale gli ucraini con più di 60 anni potranno arruolarsi in modo volontario fin quando sarà in vigore la legge marziale nel Paese, riferisce The Kyiv Independent. I volontari ‘senior’ potranno prestare servizio, ma non in unità di combattimento, dopo che avranno superato controlli da parte della commissione medica e con il via libera del comando superiore. Sarebbero previsti un periodo di prova di due mesi e poi un contratto di un anno. Il testo, evidenzia il giornale, non indica un limite massimo di età, ma chiarisce che tutti i contratti cesseranno appena nel Paese non sarà più in vigore la legge marziale. Secondo The Kyiv Independent, il nuovo provvedimento dovrebbe contribuire a risolvere il problema della carenza di personale nelle unità tecniche, logistiche e di supporto.
Di ieri la notizia che i comandanti militari russi starebbero classificando i soldati dispersi come disertori per nascondere la vera portata delle perdite sul campo di battaglia in Ucraina, nonché evitare di pagare i benefici sociali alle famiglie dei militari deceduti. E’ quanto ha rivelato la testata indipendente russa IStories, citata da The Kyiv Independent.
Strage di soldati ucraini in un centro di addestramento
Il ministero della Difesa russo ha affermato che in un raid missilistico su un centro di addestramento militare ucraino sono stati uccisi o feriti 200 soldati. Sul suo canale Telegram il dicastero annuncia che le forze di Mosca hanno bombardato con missili Iskander il 169/o centro di addestramento delle forze terrestri della riserva strategica ucraina vicino all’insediamento di Goncharovskoye, nella regione di Chernihiv. “Sono stati inflitti colpi successivi con missili dotati di testate a grappolo”, precisa il ministero russo, aggiungendo che, “secondo le informazioni dell’intelligence, le perdite delle forze armate ucraine ammontano a circa 200 militari tra morti e feriti”