
Wimbledon
Re Sinner: “Sono orgoglioso di essere italiano, al mio futuro chiedo di essere un tennista migliore”
Sua maestà Sinner. Con la conquista di Wimbledon il numero uno del tennis mondiale diventa leggenda e l’Italia entra nella storia. Anche se lui frena. Intervistato da La Stampa, si schernisce. “Sì, so di essere nella storia con i miei successi. Ma ho solo 24 anni, credo sia sbagliato parlare di storia, aspettiamo ancora un po’ per fare un’affermazione simile. Credo che l’Italia si meriti tante cose belle e importanti, ma, ecco, piano a parlare di storia“.
La commozione di Sinner: è il sogno dei sogni
Dopo aver fiaccato Carlos Alcaraz ed essersi preso la rivincita su Parigi, Jannik abbandona il suo aplomb e si commuove. Bacia la terra verde del Centrale, batte i pugni a terra e sorride. “È il sogno dei sogni, quello che uno può fare da bambino senza mai pensare che potrebbe realizzarsi”. Poi i ringraziamenti al suo staff, al pubblico, ai genitori e al fratello, che questa volta – scherza il campione altoatesino – è sugli spalti perché non c’è la Formula uno. Le telecamere lo rincorrono mentre si chiude in cerchio con il suo staff: un lungo abbraccio con Vagnozzi e Cahill, al quale chiede di restare (“Se restiamo insieme anche l’anno prossimo è chiaro che lui girerà un po’ di meno. Ma, per esempio, gli ho chiesto di stare con me agli Australian Open. E comunque abbiamo ancora tanto tempo per stare insieme da qui alla fine della stagione”). “Grazie, devo tutto a voi”. Poi l’abbraccio con mamma Siglinde, che lo stringe forte con le lacrime agli occhi, nascoste dagli occhiali neri. Al Roland Garros era crollata in un pianto dirotto.
Sono orgoglioso di essere italiano, al mio futuro chiedo di essere un tennista migliore
“Al mio futuro chiedo di essere un tennista migliore e un uomo ancora più bravo”, dice guardando, come sempre, alle prossime sfide. “Sono orgoglioso di essere italiano”, scandisce il primo azzurro a vincere Wimbledon in 138 anni, dopo aver preso il trofeo dalla principessa Kate madrina della manifestazione. Nessun come lui: Berrettini e la Paolini erano arrivati fino alla finale, Errani e la Vinci avevano vinto in coppia. Orgoglio azzurro, a rispedire al mittente le critiche latenti e sempre in agguato sulla sua ‘non italianità’. “La sconfitta di Parigi è stata dura, ma ho cercato di imparare e dai miei errori”. Dopo aver ceduto il primo set, Sinner non ha perso la testa. “Non ho mai visto niente di simile”, è il commento di Adriano Panatta.
Il bagno di folla sotto il balcone della Club House
Nella Club House il numero uno del mondo incontra il principe William e la principessa Kate con due dei loro tre bambini, incantati dai capelli rossi di Jannik. Una pallina a testa firmata, poi il bagno di folla sotto al balcone che aveva visto soltanto in televisione, quando si affacciavano Fededer, Djokovic e Nadal. “Sto vivendo il mio sogno”, ripete nelle interviste. “Da bambino guardavo tutti i tornei e questo è sempre stato speciale. Pensare di essere qui seduto davanti a voi con il trofeo è qualcosa di eccezionale”.