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Pnrr, percorso netto dell’Italia: ok alla settima rata. Meloni: “Ricevuti 140 miliardi per il 100% degli obiettivi”

Ennesimo successo del governo

Pnrr, percorso netto dell’Italia: ok alla settima rata. Meloni: “Ricevuti 140 miliardi per il 100% degli obiettivi”

Dall'Europa il via libera. La premier rivendica il grande lavoro svolto in questi tre anni per recuperare il terreno perso. Foti rassicura sul rispetto della scadenza dei tempi per il 2026

Politica - di Mario Campanella - 1 Luglio 2025 alle 17:30

L’Italia procede spedita sul Pnrr. La Commissione Europea ha approvato la liquidazione della settima rata pari a 18,3 miliardi di euro. La Commissione ha dato parere positivo alla valutazione preliminare dei 64 obiettivi e tappe legati alla settima richiesta di pagamento, confermando il percorso virtuoso che caratterizza il piano per l’assorbimento dei fondi europei iniziato all’indomani dell’arrivo a Palazzo Chigi del governo Meloni. Non a caso, uno dei primi commenti, improntati alla soddisfazione, arriva dalla presidente del Consiglio, che ha sottolineato con orgoglio l’annuncio da parte di Bruxelles. “Con il pagamento della settima rata – dice la premier – l’Italia confermerà il primato europeo nell’avanzamento del Piano, con oltre 140 miliardi di euro ricevuti, corrispondenti al 72% della dotazione finanziaria complessiva e al 100% degli obiettivi programmati nelle prime sette rate, pari a 334 tra milestone e target, obiettivi tutti conseguiti nel pieno rispetto del cronoprogramma stabilito dalla Commissione”.

Il Pnrr e l’aspetto qualitativo dell’Italia

Non si tratta solo di un aspetto quantitativo, come ha evidenziato la premier, ma anche e soprattutto qualitativo. Proprio Meloni ha evidenziato come “siamo stati capaci di utilizzare in modo virtuoso gli strumenti che l’Europa ci ha fornito e siamo diventati un modello per gli altri Stati membri”. L’Italia finora ha raggiunto il 72% degli obiettivi con una capacità del 100% di spesa; 334 i target diversi di spesa inseriti dall’avvio del Piano che, a causa della caduta del governo Draghi, conobbe una sorta di stasi durata almeno un trimestre. Lasciando un’eredità non facile all’esecutivo guidato dalla leader di Fratelli d’Italia. Sia il ministro Fitto che il suo successore Foti hanno lavorato alacremente nella cabina di regia.

La settima rata e l’autonomia energetica

Proprio Tommaso Foti ha illustrato i dettagli della settima rata che riguarderanno anche l’autonomia energetica, settore strategicamente decisivo. “Alla settima rata- afferma il ministro- sono legati diversi investimenti strategici, tra i quali il nuovo collegamento elettrico tra Sardegna, Corsica e penisola, SA CO I.3, e il collegamento elettrico sottomarino tra Sicilia, Sardegna e penisola, Tyrrhenian Link: infrastrutture fondamentali per implementare le reti di trasmissione dell’energia elettrica e per rafforzare l’autonomia energetica dell’Italia, con l’obiettivo di garantire energia a famiglie e imprese a condizioni migliori“.

I collegamenti ferroviari

Agli investimenti sulle infrastrutture energetiche si aggiungono altri interventi significativi quali il potenziamento della flotta di autobus e di treni a emissioni zero per il trasporto regionale, dei nodi metropolitani e dei principali collegamenti nazionali, la riqualificazione di molte stazioni ferroviarie, le misure per la cybersicurezza, l’attivazione di 480 Centrali Operative Territoriali (COT).

Borse di studio per i meno abbienti con la rata del Pnrr

La nuova rata licenziata da Bruxelles consentirà l’erogazione di 55mila borse di studio per  gli studenti meno abbienti nelle Università. Un altro elemento da non sottovalutare nel processo di utilizzo delle risorse.

L’entusiasmo del centrodestra: “Zittite le prefiche”

Reazioni entusiastiche da parte degli esponenti della maggioranza. Nicola Procaccini e Carlo Fidanza, europarlamentari di FdI e ai vertici di Ecr, dicono che, “L’Italia sta dimostrando di saper utilizzare in modo virtuoso le risorse europee e di essere un modello di efficienza e responsabilità, grazie all’impegno del Governo e all’ottimo lavoro del ministro Foti”. Augusta Montaruli, vicecapogruppo alla Camera, parla di, “gufi che continuano a essere smentiti”. Concetto ribadito dal sottosegretario alla giustizia, Andrea Delmastro, che mette l’accento sull'”onore alla Nazione” che deriva da questo successo. Giovanni Donzelli, responsabile dell’organizzazione del partito, saluta ironicamente, “i gufi che raccontavano bufale contro l’interesse italiano, smentiti puntualmente”.

Maurizio Gasparri, capogruppo di Fi al Senato, afferma che, “Fin dall’inizio siamo stati tempestivi, abbiamo corretto gli errori del passato e agito con determinazione. Passo dopo passo, stiamo raggiungendo tutti gli obiettivi prefissati”, mentre per Mariastella Gelmini, di NM, ““Il via libera della Commissione Ue al pagamento della settima rata del Pnrr conferma il buon lavoro fatto finora dal governo Meloni: 18,3 miliardi di euro per attuare le riforme, modernizzare l’Italia e puntare alla crescita”.

Il Pnrr e il Sud: un aspetto non trascurabile

Finora 56 miliardi di euro sono stati stanziati, dall’intero Piano, per il Sud. Il 40% della spesa complessiva. Ne saranno destinati altri 16, per un totale di 72 miliardi, serviti a cambiare tante infrastrutture, a dare respiro ai comuni, a migliorare la qualità dei servizi. L’attenzione verso il Mezzogiorno si unisce ai fondi di coesione, alla Zes e a un insieme di attività che stanno cambiando le sorti di tante regioni meridionali. E non è un piccolo particolare.

 

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di Mario Campanella - 1 Luglio 2025