
Politica e palinsesti
Pier Silvio Berlusconi: “Meloni guida il miglior governo d’Europa”. E chiude la “pratica” Ius Scholae: “Non è una priorità”
L'ad di Mfe a tutto campo: "Lei sta facendo il massimo nell'interesse del Paese, e vale anche nel rapporto con Trump e con gli Stati Uniti''. "Giambruno tornerà in onda". Mentana? "Se vuole, porte aperte". "Tajani insostituibile, ma servono anche nomi nuovi"
“Giorgia Meloni guida il migliore governo d’Europa”. A parlare è un Pier Silvio Berlusconi a tutto campo. A margine della presentazione della nuova stagione Mediaset alla stampa l’ l’ad di Mfe è stato sommerso di domande su questioni politiche oltreché editoriali. E lui non si è sottratto, anzi. Il suo giudizio sull’esecutivo fatto a riflettori puntati, in un giornata clou, è perentorio e significativo: ”Penso che al di là di destra o sinistra oggi il nostro governo sia uno dei migliori in Europa, per non dire oltre. E’ una questione di concretezza e consapevolezza. Meloni si comporta come è più opportuno per l’Italia”. Prosegue nell’analisi: ”Lei sta facendo il massimo nell’interesse del Paese, e vale anche nel rapporto con Trump e con gli Stati Uniti”.
“Ben venga il patriottismo”
Giudizio lapidario anche a chi lo stuzzica se secondo lui la premier sia diventata più moderata rispetto al passato: “Meloni sta facendo il primo ministro – ha risposto -. Deve sempre trovare l‘equilibrio tra il ruolo da primo ministro e parlare ai suoi elettori da leader del centrodestra. Secondo me sta facendo un lavoro unico: donna, giovane, venuta dal nulla. Ora guida il migliore governo d’Europa: tanto di cappello. La si può pensare uguale o diversamente ma c’è grande serietà, impegno, e patriottismo. Ben venga, il patriottismo’‘. Di seguito, “rottama” Matteo Renzi (“Ha perso peso e credibilità”); liquida la “pratica” dello Ius Scholae (“Non è una priorità”). E smonta la fake news sulla ricerca di una presunta “maggioranza alternativa”.
Pier Silvio Berlusconi: “Ius Scholae, ho dubbi sulla priorità”
I cronisti tentano di farlo sbottonare sulla questione della cittadinanza sulla quale l’opposizione cerca la “crepa” nel centrodestra. Pier Silvio chiude la partita gelando gli speranzosi della polemica: “Sullo Ius scholae condivido in linea di massima il principio ma onestamente ho dei dubbi sulla priorità: non mi sembra una necessità tra le prime per gli italiani. Quindi tempi e modi mi vedono un po’ scettico”. E aggiunge: “Mi spiace per Tajani, ma sono più contro che a favore, perché non è il momento. Però – tiene a rigettare tutte le fake news di questi giorni- falso che Tajani porta avanti lo Ius scholae seguendo indicazioni di me o Marina”. Poi a chi evoca l’idea che Forza Italia strizzi l’occhio alla sinistra, risponde senza mezzi termini: “Cazzate. Forza Italia deve essere una forza liberale e moderata, con una spinta progressista verso i diritti. I diritti tutti sono importanti”.
“Grande stima di Tajani e Gasparri”
Riconosce grande fiducia e abilità nel vicepremier e leader di FI: “Antonio Tajani è una figura insostituibile per Forza Italia“. Nel contempo- dice Pier Silvio Berlusconi- servono nomi nuovi, non necessariamente giovani. Io ho grande stima per chi ha fatto un percorso, da Gasparri a Ronzulli ad altri. Ma serve aprire, servono nuovi innesti. Mio padre ha sempre voluto un partito ampio, rappresentativo, con tante sensibilità“.
“Renzi ha perso peso politico”
Il problema, a suo giudizio, è che “manca il centro: meno male che Tajani c’è, che Forza Italia c’è”. Anche Matteo Renzi ambirebbe a coprire quello spazio, gli si fa notare. Ma lui gela ogni velleità dell’ex premier: “Renzi? Provo simpatia, è intelligente e bravo, ma ha perso credibilità elettorale e peso politico”. L’ex premier a distanza di qualche ora risponderà piccato e in modo infantile: “Appena ho letto le dichiarazioni del Ceo di Mediaset ho comunicato formalmente alla Mondadori, società della famiglia Berlusconi per la quale ho scritto gli ultimi libri, che interrompo da oggi ogni collaborazione”.
“Giambruno dovrà e potrà tornare in onda”
Poi si apre la partita dei nomi che rappresenteranno la programmazione Mediaset la prossima stagione. Chiude subito la pratica Enrico Mentana, che qualche rumors aveva dato sulla via di Mediaset: “Penso che i nostri telegiornali, a partire dal Tg5, siano un esempio di autorevolezza e garbo. Sono orgoglioso dei nostri telegiornali e non credo ci sia il rischio di eccedere nell’informazione. I telegiornali danno un punto di vista e un approfondimento che vale più di prima”. Ma aggiunge: “Se lui vuole, le porte sono aperte, non c’è trattativa”. Quanto ad Andrea Giambruno, l’ex compagno della premier Giorgia Meloni, dal 2023 non più alla conduzione di ‘Diario del giorno’ su Rete4: “Penso che presto dovrà e potrà tornare in onda in qualcosa che già esiste. È un bravo giornalista, cosa ha fatto?”.
“La Talpa e The Couple, due errori”
Poi qualche rivelazione. L’anno scorso, “con Stefano De Martino, confermo, eravamo in fase di trattativa per ‘Striscia’. Poi Amadeus ha fatto il patatrac, aprendogli la strada su Rai 1. Eravamo a un buon punto ma poi gli si è aperta la strada di access su Rai 1. E se fossi stato in lui avrei fatto la stessa cosa”. Quanto a Gerry Scotti “è un caposaldo Mediaset e si è preso l’onere di questa sperimentazione con ‘La ruota della fortuna’ nel preserale”. Con grande onestà intellettuale riconosce qualche scivolone: “La Talpa e The Couple sono due dei prodotti più brutti che abbia mai visto in televisione- ammette-. Abbiamo sbagliato. Non dobbiamo più cadere in errori di questo tipo”. “I reality – ha aggiunto – sono un genere non alla fine, anzi, hanno ancora tanto da dire. Si tratta di prodotti fatti bene e altri fatti male. Ad esempio, questa stagione non è stata particolarmente positiva per Il Grande Fratello. Ma rimane una delle machine più straordinarie della tv. L’Isola dei famosi è andata bene ma si può migliorare”.