
Stop al politicamente corretto
Paolo Ruffini contro il woke: “È una follia, ha provato ad imporci la tendenza a non distinguere finzione e realtà” (video)
Paolo Ruffini, comico e attore toscano, ha espresso le proprie posizioni contro il politicamente corretto in una puntata del podcast intitolato “Un altro pianeta”, diretto da Hoara Borselli. Secondo lui, la cosa più assurda che il woke ha provato ad imporci è “la tendenza a non distinguere la finzione della realtà”. Poi ha fatto un esempio delle assurdità derivanti dalle logiche arcobaleno: “Se io domani dovessi scrivere un libro o un film su un serial killer che ammazza tutti i tecnici con i bermuda, allora dovrei fare un’intervista in cui dico che secondo me i tecnici con i bermuda non devono morire. Io penso che questo sia assurdo e surreale”. Sembra incredibile doversi giustificare davanti a un’opera cinematografica, ma al perbenismo dilagante non c’è mai fine.
Il comico toscano ha poi ricordato una scena del film “Otto e mezzo” diretto dal celebre regista Federico Fellini, in cui Marcello Mastroianni “frustava gli amori della sua vita. Oggi dovrebbe difendersi da un’accusa di maschilismo. È una follia”. Per un film come quello, probabilmente, i sostenitori del woke chiederebbero un’azione legale e addirittura la cancellazione.
Paolo Ruffini contro il woke e la polemica sui generi
Quanto alla polemica sui generi e la desinenza delle parole, Ruffini ha offerto una delucidazione che sicuramente farà rodere il fegato e torcere il naso a tutti quelli che vorrebbero l’introduzione della schwa o dell’asterisco alla fine delle parole. “La mia ex moglie è compositrice e diplomata al conservatorio – ha reso noto l’attore – e il suo ruolo si definisce come ‘maestro’, proprio perché ‘maestra’ ha un’accezione più didattica”. Oltre ai sostenitori della “Cancel culture”, stavolta Ruffini farà innervosire anche le femministe come la deputata del Pd Laura Boldrini, convinta che “la lingua cambia con la società“. Anziché delle desinenze, bisognerebbe preoccuparsi del grado generale di alfabetizzazione.