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I dati Inps

Occupazione record in Italia: tasso al 63%. E anche gli ex percettori di Reddito di cittadinanza tornano a lavorare

L'Istituto conferma il boom dell'impiego a tempo indeterminato e l'incremento dell'occupazione femminile e giovanile. Calderone: «Un circolo virtuoso che si riflette anche nelle entrate tributarie, contributive e nella crescita del Pil»

Politica - di Renato Sandri - 16 Luglio 2025 alle 14:22

Nei primi mesi dell’anno il tasso di occupazione in Italia sfiora il 63%, il tasso di disoccupazione è attorno al 6%, il numero di occupati è al massimo storico di oltre 24 milioni di unità, la quota di lavoratori dipendenti con contratti temporanei è al 14%. L’occupazione dipendente a tempo indeterminato, che ha stabilmente superato la soglia di 16 milioni di occupati, risulta essere il driver della crescita degli ultimi anni. È quanto si legge nel XXIV rapporto annuale Inps, presentato alla Camera. Nel 2024 gli assicurati Inps (vale a dire l’insieme di tutti i lavoratori, dipendenti e indipendenti, obbligati ai versamenti previdenziali) hanno superato i 27 milioni, evidenziando un incremento di circa 400mila unità rispetto al 2023 (+1,5%) e di circa 1,5 milioni rispetto al 2019 (+5,9%). Sostanzialmente stabile, invece, il numero medio di settimane lavorate (circa 43 sia nel 2019 che negli ultimi due anni).

Calderone: «Disoccupazione sotto media Ue»

«Il lavoro deve diventare la prima politica industriale. Ogni giorno in Italia nascono nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato, questo ci dicono tutte le rilevazioni statistiche contribuendo in questo modo all’aumento dell’occupazione stabile», ha commentato il ministro del Lavoro, Marina Calderone. «Grazie alle scelte del nostro governo il numero di occupati ha toccato livelli record e il tasso di disoccupazione è diminuito: abbiamo un tasso di disoccupazione che ormai è assolutamente al di sotto della media europea. Questo rispecchia un circolo virtuoso – ha sottolineato il ministro – che si riflette anche nelle entrate tributarie, contributive e nella crescita del Pil».

Aumenta anche l’occupazione femminile

Tra il 2019 e il 2024, i dipendenti privati (esclusi domestici e operai agricoli) e pubblici sono aumentati di 1,7 milioni di unità, passando da 19,1 milioni a 20,8 milioni, si legge nel rapporto annuale Inps. Lo spazio dell’occupazione femminile è aumentato, passando come incidenza dal 44,9% al 45,2% dei dipendenti totali. Decisamente rilevante la crescita dei giovani under 30, pari nell’intero periodo a oltre 600mila unità (+107mila tra il 2023 e il 2024). Ancor più significativa e importante risulta la crescita dei lavoratori non comunitari (+665mila nel periodo, +175mila nell’ultimo anno), che hanno mostrato un tasso medio annuo sul periodo 2019-2024 pari a quattro volte quello complessivo .

Gli ex percettori del reddito trovano lavoro

Nel Rapporto annuale Inps, si osserva un aumento progressivo della quota di occupati tra gli ex percettori del reddito di cittadinanza, che passa dal 14% a dicembre 2022 al 18% nel 2023, fino a raggiungere il 23% a dicembre 2024. «Tale crescita – spiega l’Inps – può riflettere il miglioramento del mercato del lavoro che può aver agevolato l’ingresso lavorativo degli ex beneficiari di rdc, ma anche ricollegarsi alla riduzione del sostegno economico offerto dal supporto per la formazione e il lavoro (sfl) rispetto al rdc, che potrebbe aver rafforzato gli incentivi alla ricerca attiva di un impiego».

L’ennesimo successo del governo Meloni

I dati diffusi oggi dall’Istituto di Previdenza Sociale dimostrano, ancora una volta, la bontà dell’operato del governo Meloni. Le misure messe in campo, dagli incentivi agli sgravi, alla Zes, alla decontribuzione, hanno alimentato la fiducia nelle imprese e una nuova cultura di investimenti che produce nuova occasioni di lavoro. La cartina di tornasole di un impegno politico notevole, molto apprezzato dagli italiani.

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di Renato Sandri - 16 Luglio 2025