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Tank israeliani nella striscia

Non c’è pace per Gaza: oltre 80 vittime nella strage della domenica. L’appello del Papa: fermatevi

Esteri - di Laura Ferrari - 20 Luglio 2025 alle 19:02

Un’altra giornata di massacri a Gaza: decine di palestinesi in attesa del cibo sono stati uccisi dagli attacchi israeliani. Secondo al Jazeera, almeno 84 persone, tra cui 73 richiedenti aiuti, sono morte, mentre più di 200 sono rimaste ferite. Una domenica di sangue che ha registrato per la prima volta l’ingresso delle truppe israeliane con i tank nella Striscia centrale.  

Un portavoce dell’esercito israeliano afferma invece che le truppe hanno sparato colpi di avvertimento vicino a centri di distribuzione di aiuti a Gaza, ma sostiene che i dati forniti da Hamas sulle vittime civili palestinesi non sono accurati. Le IDF affermano di essere “a conoscenza delle segnalazioni di vittime nella zona”, ma aggiungono che “un esame preliminare mostra che il numero riportato di vittime non corrisponde alle informazioni esistenti”.

Leone XIV: basta barbarie a Gaza, no a una punizione collettiva

“Si fermi subito la barbarie della guerra e si raggiunga una risoluzione pacifica del conflitto”. Nelle stesse ore è scattato un nuovo appello di Papa Leone XIV, rilanciato al termine della recita dell’Angelus in piazza della Libertà a Castel Gandolfo, davanti a centinaia di fedeli. Il Pontefice è tornato sull’attacco missilistico che ha danneggiato la chiesa della Sacra Famiglia a Gaza lo scorso 17 luglio, un raid che ha causato la morte di tre persone, tutte citate dal Papa nel suo discorso, e diversi feriti, tra questi ultimi il parroco della chiesa, padre Gabriel Romanelli.

Papa Leone XIV si è poi rivolto alla comunità internazionale, lanciando “l’appello a osservare il diritto umanitario e a rispettare l’obbligo di tutela dei civili, nonché il divieto di punizione collettiva, di uso indiscriminato della forza e dello spostamento indiscriminato della popolazione”.

La situazione nella Striscia di Gaza è stata al centro anche di un intervento fuori programma del Papa a margine della celebrazione della messa nella Cattedrale di Albano Laziale: ai giornalisti Leone XIV ha evidenziato il bisogno di “pregare per la pace e cercare di convincere tutte le parti a mettersi a un tavolo, dialogare e lasciare le armi. Il mondo non sopporta più, c’è tanto conflitto, tante guerre e bisogna lavorare davvero per la pace”.

Prevost è tornato anche sul colloquio telefonico con il premier israeliano Netanyahu, con il quale “abbiamo insistito sulla necessità di rispettare le persone e proteggere i luoghi sacri di tutte le religioni”. Nella chiesa della Sacra Famiglia di Gaza, nonostante i pesanti danni causati dal raid israeliano, è stata celebrata la messa domenicale, presieduta dal cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme.

Fonti della Casa Bianca: “Netanyahu si comporta come un pazzo”

Segnali di insofferenza per la strategia di Israele arrivano anche da Washington. Alla Casa Bianca aumentano infatti frustrazione e irritazione nei confronti del premier israeliano Benyamin Netanyahu, dopo gli ultimi attacchi in Siria e contro la chiesa cattolica della Sacra Famiglia di Gaza. “Bibi si è comportato come un pazzo. Bombarda tutto in continuazione”, ha dichiarato un funzionario della Casa Bianca ad Axios, “questo potrebbe minare le intenzioni di Trump”.

Lo sconvolgente reportage della Cnn sui bambini palestinesi morti per la fame

“La sensazione è che ogni giorno ci sia qualcosa di nuovo”, ha detto un secondo alto funzionario statunitense dopo che un carro armato israeliano ha colpito la chiesa di Gaza uccidendo tre persone. C’è un crescente scetticismo nell’amministrazione statunitense nei confronti di Netanyahu e delle sue politiche, afferma un terzo funzionario, aggiungendo che “Netanyahu a volte è come un bambino che non si comporta bene”. E la Cnn ha pubblicato uno sconvolgente reportage sui bimbi di Gaza morti per malnutrizione: a corredo le immagini del sudario della piccola Razan, 4 anni, morta per la fame. 

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di Laura Ferrari - 20 Luglio 2025