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Musica maestro, anzi rubli! Così Putin ha comprato il silenzio di Gergiev (difeso da De Luca…) sulle stragi in Ucraina

Il direttore d'orchestra russo

Musica maestro, anzi rubli! Così Putin ha comprato il silenzio di Gergiev (difeso da De Luca…) sulle stragi in Ucraina

Esteri - di Robert Perdicchi - 16 Luglio 2025 alle 15:44

Il silenzio è d’oro, anche in Russia. E riguarda anche chi quel silenzio, per lavoro, lo rompe con la magia della musica, come nel 2022 il direttore d’orchestra russo Valerij Gergiev, la cui partecipazione a Un’Estate da Re, rassegna promossa dalla Regione Campania alla Reggia di Caserta, sta suscitando grandi polemiche. Il maestro Gergiev, la cui esibizione è fissata per il 27 luglio, è stato definito ieri dalla moglie del dissidente russo Navaly “un promotore della politica criminale”. Ma in quanto a promozione dei suoi interessi economici, neanche scherza…

Gergiev e la difesa di De Luca

Valery Gergiev è una delle personalità musicali più influenti e controverse del nostro tempo. Il suo genio artistico è spesso oscurato dalla sua stretta alleanza con Vladimir Putin, che ha avuto ripercussioni significative sulla sua carriera internazionale. Rimane una figura chiave per comprendere il rapporto tra arte, potere e geopolitica nella Russia contemporanea. Secondo “Repubblica” di oggi, da quando la Russia ha invaso l’Ucraina, anche il patrimonio personale del testimonial “musicale” di Putin.

“Tempo fa il media indipendente Agentsvo ha calcolato che, soltanto nei primi sei mesi del 2023, la sua fondazione aveva ricevuto appalti governativi per 67,7 milioni di rubli, quanto tutto il 2022, già anno record. Peccato che Gergiev spenda questi soldi non per sostenere i giovani artisti o diffondere la musica classica come da statuto, ma per se stesso… Oltre che appalti di governo, la Fondazione riceve donazioni da oligarchi e aziende statali come Sberbank o Rosneft. Denaro che il direttore d’orchestra usa come suo portafoglio personale» per pagare a colpi di strisciate di carta di credito pasti luculliani come una cena da 32.500 euro in un ristorante di New York, acquistare appartamenti di lusso a Mosca e a San Pietroburgo o ristrutturare le sue tante proprietà da un capo all’altro dello Stivale per un valore da oltre cento milioni di euro…”, scrive oggi “Repubblica“. Ma si parla anche di beni immobiliari in costiera sorrentina e all’Olgiata, nella zona vip di Roma, sulla costa adriatica, a Rimini, a Milano, a Venezia.

Un patrimonio milionario anche in Italia

Nato a Mosca nel 1953 e cresciuto in Ossezia del Nord, Gergiev ha frequentato il Conservatorio di Leningrado, sotto la guida del leggendario Ilya Musin. A fine anni ’80 diventa direttore del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, da cui costruisce un impero musicale e culturale, rilanciando il teatro a livello globale e trasformandolo in una vetrina dell’eccellenza russa.

La sua ascesa si accompagna a quella di Putin. I due si conoscono nei primi anni 2000 e costruiscono un rapporto saldo, che va oltre la stima reciproca. Gergiev partecipa a eventi pubblici di rilevanza geopolitica, come il celebre concerto a Palmira, in Siria, nel 2016, organizzato dal Ministero della Difesa russo dopo la liberazione della città dall’ISIS grazie all’intervento militare di Mosca. Il punto di rottura con l’Occidente arriva nel 2022, quando l’invasione russa dell’Ucraina lo pone di fronte a una scelta: dissociarsi pubblicamente da Putin o pagarne le conseguenze artistiche. Gergiev opta per il silenzio. Non una parola contro la guerra, non una presa di distanza. Il risultato è una vera e propria epurazione dal circuito musicale occidentale: la Filarmonica di Monaco di Baviera lo licenzia, il Festival di Lucerna lo cancella, la Scala di Milano lo esclude dalla programmazione.

In patria, però, la sua stella continua a brillare. Il Cremlino lo celebra, i media di Stato lo esaltano come simbolo della cultura russa resistente al “decadimento morale” dell’Occidente. Gergiev, da parte sua, rafforza la sua presenza in Cina, Medio Oriente e America Latina, dove continua a dirigere orchestre e festival con grande successo. E il patrimonio aumenta…

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di Robert Perdicchi - 16 Luglio 2025