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Saviano

La sentenza

Minacce a Saviano, confermata in appello la condanna al boss dei casalesi. Lo scrittore in lacrime: “Mi hanno rovinato la vita”

La Corte romana ribadisce il giudizio di primo grado nei confronti di Francesco Bidognetti e del suo legale, Michele Santonastaso che minacciarono l'autore di "Gomorra", in aula, nel 2008

Cronaca - di Giuliano Galdi - 14 Luglio 2025 alle 18:34

La Corte di Appello di Roma ha confermato le condanne agli esponenti della camorra per le minacce rivolte allo scrittore Roberto Saviano. L’autore di Gomorra era presente in aula. La lettura del dispositivo è stata accolta da un applauso e Saviano ha abbracciato il suo avvocato di parte civile, Antonio Nobile.

La decisione della Corte di appello

«Mi hanno rubato la vita». È il commento amaro di Roberto Saviano dopo la sentenza emessa oggi dalla Corte d’Appello di Roma, che ha confermato le condanne per le minacce ricevute in aula nel 2008 durante il processo di secondo grado “Spartacus” a Napoli. I giudici hanno ribadito la decisione del Tribunale che riconosceva la sussistenza delle minacce aggravate dal metodo mafioso: un anno e sei mesi al boss del clan dei Casalesi Francesco Bidognetti. E un anno e due mesi all’avvocato Michele Santonastaso.

Saviano: “Misero nel mirino me e Rosaria Capacchione”

«Sedici anni di processo non sono una vittoria per nessuno – ha detto lo scrittore –. Ma ho la dimostrazione che la camorra in un’aula di tribunale, colpendo ha dato la sua interpretazione: che è l’informazione a mettergli paura. Ora abbiamo la prova ufficiale in questo secondo grado che dei boss con i loro avvocati firmarono un appello dove – sottolinea Saviano – misero nel mirino chi raccontava il potere criminale. E non attaccarono la politica, ma il giornalismo. Insinuando che avrebbero ritenuto i giornalisti, e fu fatto il mio nome e quello di Rosaria Capacchione, i responsabili delle loro condanne».

La solitudine e il tentato  suicidio

Lo scrittore napoletano, dopo il successo di Gomorra, che ha venduto milioni di copie nel mondo e lo ha reso celebre e famoso, vive sotto scorta. Di recente ha dichiarato di soffrire di crisi di panico e di avere tentato il suicidio, prendendo in mano una pistola ma fermandosi, fortunatamente, all’ultimo momento.

 

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di Giuliano Galdi - 14 Luglio 2025