
Al congresso della Cisl
Mille giorni al governo, mille posti di lavoro creati ogni giorno. Meloni: “Ho molti sogni e il coraggio di realizzarli”
Chissà se quando Claudio Baglioni, scrivendo quel pezzo meraviglioso che indugiava su un addio amoroso lacerante ma senza rimpianti, avrebbe mai immaginato che un giorno quei “mille giorni di te e di me” sarebbe stato lo spunto per il bilancio politico di una donna che non parlava d’amore ma di lavoro, economia, dazi e diritti sindacali. I “mille giorni” al governo di Giorgia Meloni sono tante cose, che la premier racconta in una sede amica, quella della Cisl, sindacato con cui le affinità politiche sono tante al punto da convincerla a inserire nell’esecutivo il suo ex leader, Luigi Sbarra. Dal palco romano del congresso nazionale della Cisl, i “mille giorni” diventano – con orgoglio – i “mille posti di lavoro creati al giorno, per un totale di oltre un milione. Lavoro vero, certificato da una platea che di lavoro se ne intende e che infatti tributa applausi a scena aperta alla premier.
Tutti i risultati di Palazzo Chigi
Tanti risultati che da Palazzo Chigi arrivano riassunti in diverse slide che sottolineano punto per punto gli obiettivi messi a segno. Si parte da un milione di posti di lavoro, proseguendo con lo spread che perde 147 punti, gli 80 miliardi di euro di nuovi investimenti, i 65 miliardi di recupero di evasione fiscale, le 41mila nuove assunzioni nel reparto sicurezza. E ancora il 37 per cento di sbarchi in meno, i 10,5 miliardi stanziati per la sanità, il record di presenza turistiche per un valore di 223 miliardi e i 61 siti Unesco che fanno dell’Italia la prima nazione al mondo.
Meloni e i mille giorni di governo festeggiati alla Cisl
”Oggi sono mille giorni di governo. Siccome sono una persona rigida vedo soprattutto quello che c’è ancora da fare. Ma vi dirò qual è il dato che da presidente del Consiglio mi rende più orgogliosa di questi quasi tre anni di governo: in media, in ognuno di questi mille giorni, sono stati creati più di mille posti di lavoro nuovi e a tempo indeterminato, per un totale di più di un milione di nuovi posti di lavoro”, ha sottolineato la premier. “Credo che ci sia ancora anche su questo fronte molto da fare per colmare il divario che abbiamo con il tasso di occupazione rispetto alle altre grandi nazioni europee, ma è altrettanto vero (che il dato record sull’occupazione femminile, sia in termini percentuali, sia in termini assoluti, con il superamento del tetto dei 10 milioni di donne lavoratrici, rappresenta un segnale positivo e il segnale di un’inversione di tendenza sulla quale bisogna continuare a lavorare”. Guardare avanti, è il motto del milleunesimo giorno, domani. “Come diceva Eleanor Roosevelt, la realtà è fatta dai sogni di chi ha il coraggio di crederci. Vi ringrazio e buon Congresso…”, concluderà poi.
Il cuore oltre l’ostacolo
I temi sono tanti. “Il popolo italiano ha un enorme potenziale, ed è nostra responsabilità fare di tutto perché sia interamente espresso, aggiungendo un mattone in più alla grande storia da cui proveniamo. Per molto tempo il nostro problema è stato che noi abbiamo dimenticato di credere in noi stessi, nel valore che abbiamo, nel potenziale che abbiamo. Abbiamo dimenticato di sognare, abbiamo tirato un po’ i remi in barca, abbiamo preferito l’odore un po’ stantio dello status quo rispetto al profumo del coraggio del cambiamento”, è stato uno dei passaggi più importanti della premier al Congresso nazionale della Cisl, a Roma. “E oggi il primo compito fondamentale che dobbiamo assolvere è questo, tornare a gettare il cuore d’oltre ostacolo, tornare a credere in noi stessi, nella capacità che possiamo avere, non solo di sognare, ma di realizzare quei sogni – ha aggiunto -. Perché questa è una nazione che ha tutte le carte in regola per non dover inseguire nessuno, ma semmai per correre e farsi inseguire dagli altri.“.
I dazi e la sicurezza sul lavoro
Non poteva mancare il riferimento al tema dei dazi, incubo anche del sindacato. “Il governo è al lavoro per scongiurare una guerra commerciale con gli Stati Uniti che, dal mio punto di vista non avrebbe alcun senso e che impatterebbe sulla vita dei lavoratori”. Ma anche sulla sicurezza del lavoro il messaggio della premier è stato chiaro. “Anche questo è un tema che si trova al centro dell’azione di governo che abbiamo declinato in diversi provvedimenti. Non basta – aggiunge -, serve fare di più perché chiaramente ogni vita spezzata, ogni infortunio sul posto di lavoro è una sconfitta per ciascuno di noi. L’obiettivo di fondo è costruire una strategia straordinaria di interventi per la salute e per la sicurezza sul lavoro che sia in grado di rafforzare la nostra azione comune in grado di renderla ancora più incisiva, perché la sicurezza sul lavoro non è un costo, è un investimento ed è un diritto di ogni lavoratore che noi dobbiamo saper proteggere”. Per Meloni, “garantire la salute e la sicurezza sul lavoro è un tema al centro dell’azione di governo. Ma serve fare di piu’ perché ogni vita spezzata è una sconfitta. Per questo abbiamo scelto di rafforzare la nostra azione portando le risorse per il 2025 a piu’ 1,2 milioni di euro. La sicurezza sul lavoro non è un costo ma un investimento e un diritto di ogni lavoratore”, ha aggiunto.
La grande vittoria della partecipazione
“Una conquista storica, per tutti. Una legge di iniziativa popolare che la Cisl ha proposto e che il governo ha sostenuto con convinzione nel suo percorso parlamentare”. Giorgia Meloni ha salutato così a legge sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa. Un provvedimento che “ambisce ad essere il primo mattone di una dinamica culturale, prima di tutto completamente nuova, capace – ha sottolineato la premier – di consegnare alla storia quella distruttiva visione conflittuale tra lavoratori e datori di lavoro o tra padrone e operaio, per dirla con slogan, che ha finora impedito al nostro tessuto economico, produttivo, industriale di liberare il potenziale che custodisce”. “Sono d’accordo con la segretaria Fumarola quando dice che questa legge non rappresenta un punto d’arrivo, ma un punto di partenza. Potete contare sul governo u ogni ulteriore passaggio che vorrete proporre per portare avanti questa rivoluzione”.
Nel corso del suo intervento al congresso della Cisl, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricordato la figura di “Ezio Tarantelli, martire della democrazia – come lo ha definito il presidente Mattarella – che ha pagato con la vita il suo coraggio per quella scelta del superamento della scala mobile”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al congresso della Cisl a Roma ricordando anche “l’omicidio di Marco Biagi, sempre per mano del terrorismo brigatista, che ebbe il coraggio di condividere con tutte le parti sociali la legge che porta il suo nome” e che aveva tra i tanti obiettivi di far emergere il lavoro sommerso.