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Milano, La Russa: “Via al più presto la giunta o sarà paralisi. Ma il Pd non usi Sala come capo espiatorio”

Scandalo del mattone

Milano, La Russa: “Via al più presto la giunta o sarà paralisi. Ma il Pd non usi Sala come capo espiatorio”

Il presidente del Senato conferma il suo innato garantismo. "Come la premier penso che un avviso di garanzia non può portare alle dimissioni, la giustizia fa il suo corso ma la politica è un'altra cosa. Il punto è la giunta, mi dicono che è tutto fermo, che ora hanno paura di fare qualunque cosa"

Politica - di Alessandra Danieli - 19 Luglio 2025 alle 10:54

La giunta di Milano deve fare le valigie per evitare la paralisi ma il sindaco Beppe Sala non va processato in piazza e sui giornali.
«Non deve essere usato come capro espiatorio. Sarebbe facile per il Pd non è ricandidabile, allora si dà tutta la colpa a lui e finisce lì. E no». Parola di Ignazio La Russa in un’intervista a tutta pagina al Corriere della Sera. Garantista della prima ora, il presidente del Senato la pensa come la premier, “un avviso di garanzia non può portare alle dimissioni”. “La giustizia faccia il suo corso, la politica è un’altra cosa”. La solidarietà del Pd? “Il minimo che potesse fare. Se c’è un giocatore che sbaglia un rigore a volte paga l’allenatore che però lo ha messo in campo. Ecco perché non parlo di lui ma della giunta”, dice La Russa.

Milano, La Russa: prima va via questa giunta e meglio è

“Prima va via questa giunta e meglio è. C’era una vicenda molto chiara in campo. Tanto che quando è arrivato al Senato un tentativo, anche del centrodestra, di far passare una legge che metteva al riparo dalle azioni dei cittadini danneggiati da questa politica urbanistica, e addirittura allargava a tutta Italia il sistema Milano, io ho detto: “Perché la chiamate Salva Milano? Chiamatela Salva Sala”.
Poi mi sono corretto: “Chiamatela: Salva giunta”, perché serviva a mettere una specie di pietra tombale. E da quando l’ho chiamata così l’ho bloccata. Anzi si è bloccata da sola”.

“Non hanno un programma sono divisi su tutto”

Poi accende i riflettori sulla famigerata  “paura della firma” che assale gli amministratori. “Mi dicono – aggiunge il presidente del Senato milanese di adozione – che ora hanno paura di fare qualunque cosa e Milano rischia la paralisi. Spesso si parla di governo diviso, ma le discussioni non sono mai sul programma, che c’è e si rispetta. Ma qual è il programma di questa giunta su sicurezza, sviluppo, urbanistica? Se c’era non è stato attuato. Sono divisi su tutto. E se, pur di vincere, volessero aggiungere i M5S saremmo al ridicolo. Perché ora si indignano per la corruzione, ma dando la colpa a Sala tutto finirebbe lì”. E il tando sbandierato sviluppo urbanistico della giunta Sala?
“Lo sviluppo urbanistico di Milano – taglia corto La Russa – è figlio delle scelte della destra. Da Porta Nuova alla zona di San Siro a Citylife.
Gli altri hanno fatto solo piste ciclabili, nei posti sbagliati”.

Open Arms, “Se i giudici avranno qualcosa da dire, commenteremo”

Inevitabile un passaggio su Open Arms. “Da penalista non do valutazioni senza sentenze. Se i giudici avranno qualcos’altro da dire su Open Arms commenteremo. Per il momento sono contento dell’assoluzione in primo grado che pensavo fosse giusta». Anche la seconda carica dello Stato ha festeggiato i prime mille giorni del governo Meloni” “Non sono tremila? (scherza).  Sì, un grande onore per me e per quelli della mia storia politica”.  Qual è stato il momento più difficile? “Deve ancora venire”.

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di Alessandra Danieli - 19 Luglio 2025