
Incidente di Bengasi
Migranti, troppi sbarchi: la Grecia sospende le domande di asilo dalla Libia. Rappresaglia?
Il premier di Atene: "Coloro che entreranno nel Paese illegalmente saranno arrestati e detenuti". In corso colloqui con Tripoli
Troppi sbarchi. La Grecia ha deciso la sospensione le pratiche di asilo per almeno tre mesi. Lo ha annunciato il primo ministro Kyriakos Mitsotakis parlando al Parlamento di Atene. “Con una legislazione che sarà presentata domani, la Grecia sospenderà l’esame delle domande di asilo, inizialmente per tre mesi, per coloro che arrivano in Grecia dal Nord Africa via mare”. Insomma dalla Libia. Una decisione forte a causa del picco che il premier greco ha definito una “risposta provvisoria e necessaria”. La Commissione europea – ha aggiunto – è stata informata della decisione del suo governo. Una prima misura della durata di tre mesi, che sarà sottoposta al Parlamento domani. Sul modello del provvedimento introdotto nel 2020 durante la crisi dei migranti di Evros, alla frontiera con la Turchia.
Migranti, stop della Grecia alle domande di asilo dalla Libia
“Coloro che entreranno nel Paese illegalmente saranno arrestati e detenuti”, ha dichiarato Mitsotakis, sottolineando che la situazione “richiede misure straordinarie”. Il governo intende anche istituire un nuovo centro di accoglienza chiuso a Creta per gestire il flusso dei migranti localmente. E non esclude l’apertura di un secondo sito in seguito, se necessario. I colloqui con le autorità di Tripoli e Bengasi sono in corso, ha precisato oggi Mitsotakis dopo l’incidente di ieri in cui è stato coinvolto anche il ministro degli Interni greco.
In corso colloqui con Tripoli e Bengasi
Il premier ha anche ipotizzato il coinvolgimento dei militari per cooperare con le autorità libiche per evitare che le imbarcazioni con i migranti partano. “In coordinamento con le autorità libiche, ci stiamo preparando a fermare queste imbarcazioni – ha spiegato Mitsotakis – prima che raggiungano le acque internazionali o per garantire il loro rientro in sicurezza nel posto di origine”.
Sbarchi record a Creta sulla rotta da Tobruk
In questi ultimi giorni sono stati registrati sbarchi record a Creta. Da venerdì a domenica sono arrivati dalla Libia 750 profughi, 430 dei quali soccorsi da navi commerciali a sud dell’isola. La rotta da Tobruk a Creta, una tratta di 330 chilometri, è diventata una delle più usate dai trafficanti nel Mediterraneo. Secondo l’Unhcr, dall’inizio dell’anno sono arrivati in Grecia via mare 16.848 migranti, 7.135 dei quali a Creta. Il passaggio da Tobruk a Creta viene fatto pagare dai trafficanti 7600 euro a migrante.
L’incidente con la delegazione europea (Grecia, Malta, Italia)
L’incidente di Bengasi, come è noto, ha riguardato la missione della Commissione europea. Oltre al commissario per l’immigrazione Magnus Brunner, facevano parte della delegazione anche i ministri degli Interni di Grecia, Malta e Italia. Obiettivo: discutere dell’aumento delle partenze di migranti dalle coste libiche con le autorità a Tripoli e Bengasi. La missione è stata interrotta bruscamente dopo che il premier Osama Hammad, basato a Tobruk, sostenuto dal generale Khalifa Haftar, uomo forte di Bengasi, non sostenuto dall’Onu, ha rifiutato il suo ingresso a Bengasi.