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Meloni ribadisce l’impegno del governo per la sicurezza sul lavoro

Una questione di civiltà

Meloni: «La sicurezza sul lavoro è una priorità di questo governo». E cita Papa Francesco: «È come l’aria che respiriamo» (video)

La premier alla presentazione del Rapporto annuale Inail ricorda interventi e sforzo economico per la prevenzione contro gli infortuni: 1,2 miliardi per il 2025. «L'esecutivo farà sempre la propria parte in questa sfida»

I Video del Secolo - di Sveva Ferri - 3 Luglio 2025 alle 14:13

«Garantire la salute e la sicurezza sul lavoro è una priorità dell’azione di questo governo». Giorgia Meloni lo ha ribadito in occasione della presentazione della Relazione annuale Inail 2024 sull’andamento di infortuni e malattie professionali. La premier, intervenuta con un videomessaggio, ha ricordato l’impegno dell’esecutivo sul tema, e in particolare su quello della prevenzione, per il quale per il 2025 sono state stanziate risorse per 1,2 miliardi di euro. «Aveva ragione Papa Francesco quando diceva che “la sicurezza sul lavoro è come l’aria che respiriamo: ci accorgiamo della sua importanza solo quando viene tragicamente a mancare, ed è sempre troppo tardi”», ha poi avvertito Meloni.

Meloni: «Garantire la salute e la sicurezza sul lavoro è una priorità del governo»

La premier ha voluto rivolgere un «saluto particolare» al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, presente all’Auditorium Antonio Maglio della Direzione generale di piazzale Pastore perché «con la sua presenza ribadisce l’assoluta centralità che le Istituzioni riconoscono alla salute e alla sicurezza sul lavoro». Presente anche il ministro del Lavoro, Marina Calderone, che, ha ricordato la premier, sta coordinando «il confronto con le parti sociali e sta lavorando, insieme all’Inail, per definire tecnicamente i provvedimenti e impiegare al meglio le risorse che abbiamo liberato».

Gli interventi normativi e lo stanziamento da 1,2 miliardi

Meloni ha ricordato «i tanti provvedimenti che abbiamo adottato fin dal nostro insediamento e che hanno interessato i diversi ambiti che ruotano attorno a questa materia», a testimonianza dell’importanza che il governo attribuisce alla questione.

Dalla patente a crediti per l’edilizia alle assunzioni di nuovi ispettori, fino ai meccanismi di premialità per le imprese che investono in prevenzione e all’estensione della copertura assicurativa per la scuola. E poi, ancora, gli interventi sul piano delle sanzioni, sia dal punto di vista amministrativo che penale, con la reintroduzione per esempio del reato di somministrazione illecita di lavoro; la lotta al caporalato, «perché lo sfruttamento del lavoro è un crimine odioso che una Nazione civile e degna di questo nome non potrà mai accettare».

«La sicurezza sul lavoro non è mai un costo»

«La sicurezza sul lavoro non è mai un costo, magari superfluo o che può essere tagliato. È un diritto di ogni lavoratore, un valore, un dovere che le Istituzioni devono promuovere giorno dopo giorno», ha aggiunto Meloni, ribadendo un concetto più volte espresso in passo e soffermandosi poi sullo sforzo economico importante messo in campo dal governo. «Abbiamo reperito altri 650 milioni di euro da investire in misure concrete, in particolare sul fronte della diffusione della cultura della prevenzione». «Risorse – ha ricordato – che si aggiungono ai 600 milioni già disponibili per i bandi Isi e che portano la somma complessiva disponibile per il 2025 ad oltre un miliardo e 200 milioni di euro».

L’impegno per dare vita a un Piano straordinario di interventi per la salute e la sicurezza sul lavoro

«Il nostro scopo è quello di dare vita, anche grazie al dialogo proficuo con le organizzazioni sindacali e con chi ogni giorno si occupa di questi temi, ad un Piano straordinario di interventi per la salute e la sicurezza sul lavoro, che sia in grado di rafforzare la nostra azione comune e di renderla ancora più incisiva», ha spiegato la presidente del Consiglio, sottolineando che nella battaglia contro gli infortuni e per la sicurezza possiamo contare «sul contributo decisivo garantito dall’Inail, dalle sue professionalità e dalle sue competenze».

Meloni: «Il governo farà sempre la propria parte in questa sfida»

«L’Istituto è uno dei fiori all’occhiello del nostro welfare, e noi siamo convinti che il suo contributo possa essere e sia determinante per diffondere la cultura della prevenzione, innovare l’impianto normativo e renderlo al passo coi cambiamenti del mondo del lavoro, migliorare le prestazioni sociosanitarie e valorizzare la ricerca», ha detto la premier, rilanciando l’impegno dell’esecutivo: «Siamo consapevoli che il cammino che abbiamo davanti è un cammino ancora lungo, perché ogni vita spezzata e ogni infortunio sul posto di lavoro rappresentano una sconfitta per ciascuno di noi», ha detto, ribadendo che «il governo farà sempre la propria parte in questa sfida, perché è su temi e priorità come queste che si misura la civiltà di una Nazione e quanto un popolo ha a cuore il proprio presente e il proprio futuro».

 

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di Sveva Ferri - 3 Luglio 2025