
Ucraina
Massiccio attacco di Mosca a Kiev nella notte: droni e missili sulla capitale. La Cina contro le sanzioni Ue
Massiccio attacco di droni russi nella notte sull’Ucraina. Il bilancio, ancora provvisorio sarebbe, secondo quanto riporta il Telegram, di un morto e 5 feriti di età compresa tra 36 e 55 anni e una ragazza quindicenne. La vittima era un uomo che si trovava nel distretto di Solomyanskyi. In seguito all’attacco sono stati danneggiati tra l’altro una scuola materna, una stazione della metropolitana, magazzini e alcuni veicoli.
Massiccio attacco di droni russi nella notte
Secondo il capo della Kmva Timur Tkachenko, l’Aeronautica Militare ucraina, droni russi sono stati segnalati in diverse regioni. Kharkiv, Chernihiv, Kiev, Sumy, Dnipropetrovsk, Poltava, Zaporizhzhia e Kherson. Lo stato di allerta nella capitale era stato dichiarato già intorno alle 23, mezzanotte in Italia. Quaranta minuti dopo è stata attivata la difesa aerea e 20 minuti dopo l’Aeronautica Militare ha segnalato il decollo di diversi bombardieri strategici Tu-95 dall’aeroporto di Olenya, nella regione di Murmansk, in Russia. Da allora gli allarmi si sono susseguiti a breve distanza.
Il bilancio: un morto e 5 feriti
L’attacco russo è arrivato dopo l’allarme lanciato dal generale maggiore tedesco Christian Freuding sul canale Youtube del Bundeswehr, secondo cui la Russia intenderebbe lanciare un attacco simultaneo di 2mila droni contro Kiev. Secondo le informazioni citate dal generale, Mosca sta espandendo la sua produzione per permettere un attacco massiccio di droni e spiazzare i sistemi di difesa aerei ucraini. Una mossa a cui, secondo Freuding bisogna sviluppare “contromisure intelligenti”. L’utilizzo dei sistemi convenzionali, in particolare i Patriot, non sarebbe una risposta logica visto che un drone Shahed costa tra i 30mila e i 50mila dollari, mentre un singolo missile Patriot costa oltre cinque milioni.
Kiev ha bisogno di soluzioni anti-droni oltre ai Patriot
Kiev, ha concluso, “avrebbe bisogno di soluzioni anti-droni, che hanno costi molto più bassi, tra i 2mila e 4mila dollari a unità, per contrastare attacchi in larga scala con i Shahed”. Sul fronte dei negoziati per ora unico punto fermo sembra essere la sede dei colloqui. Secondo quanto riferito da una fonte alla Tass Istanbul rimarrà la sede del prossimo round tra Russia e Ucraina. “Sì, Istanbul è una sede accettabile”, ha detto la fonte, rispondendo a una domanda in merito.
Istanbul sede dei prossimi negoziati
Sabato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva dichiarato che Rustem Umerov, segretario del Consiglio per la Sicurezza nazionale e capo della delegazione di Kiev ai colloqui di Istanbul, aveva proposto alla parte russa di tenere un nuovo round di colloqui la prossima settimana. Secondo la Tass, al momento non sono note le tempistiche, che devono ancora essere concordate.
Zelensky torna a chiedere incontro con Putin
Zelensky aveva rilanciato senza trovare tuttavia risposte positive un incontro con Vladimir Putin. Il presidente ucraino ha proposto un nuovo round di colloqui al presidente Putin con un “incontro al più alto livello” per arrivare a un cessate il fuoco. Il capo di Kiev ha sollecitato un’accelerazione nel dialogo spingendo per colloqui che potrebbero svolgersi già questa settimana. I nuovi incontri farebbero seguito ai due, fallimentari, avuti a Istanbul tra le due delegazioni.
Pechino contro le sanzioni Ue
Intanto la Cina si dice “profondamente insoddisfatta” per le sanzioni dell’Unione europea a Mosca. E “si oppone fermamente a questa decisione”. Così in una nota il ministero del Commercio cinese in merito al recente pacchetto di sanzioni imposto alla Russia. “La mossa dell’Ue è in contrasto con lo spirito di consenso raggiunto dai leader cinesi e da quelli dell’Unione europea e ha un grave impatto negativo sulle relazioni economiche e commerciali tra Cina e Ue”.