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L'incontro di Roma

Mafia, FdI : “Lavoriamo per la verità su Paolo Borsellino”. Arianna Meloni: “Il nostro modello esportato in tutto il mondo”

Nel dibattito, da Colosimo a Bignami, da Malan a Rampelli, è emerso il forte impegno dell'esecutivo nella lotta contro la criminalità organizzata e la volontà di non fermarsi nella ricerca della verità sulla strage di via Capaci

Politica - di Redazione - 18 Luglio 2025 alle 12:33

“Parlate di mafia”, il convegno organizzato da FdI a Roma alla vigilia dell’anniversario della strage di via D’Amelio è l’occasione per fare il punto della lotta alle cosche. Che, nei tre anni di governo Meloni, non ha conosciuto soste. Diversi gli interventi che hanno evidenziato i successi nel contrasto alle cosche e la volontà di arrivare alla verità sulla morte di Paolo Borsellino.

Arianna Meloni: “Nostro modello esportato in tutto il mondo”

«Noi stiamo facendo la nostra parte». Arianna Meloni, responsabile della segreteria politica e delle adesioni di FdI, lo rivendica nel suo intervento. «Uno dei primi provvedimenti del governo di Giorgia Meloni – sottolinea – è stato quello di difendere il carcere ostativo, altra intuizione di Giovanni Falcone. Abbiamo inasprito le pene per i reati di associazione mafiosa, per chi collabora con i mafiosi, per la corruzione, che spesso viene utilizzata dai clan per infiltrarsi nelle istituzioni. Abbiamo portato – osserva ancora – il modello Caivano: siamo arrivati in un posto buio dello Stato, abbandonato alla criminalità, e lo abbiamo riqualificato. Riportato alla luce e riconsegnato ai suoi cittadini. Abbiamo combattuto i traffici di esseri umani. Il nostro modello è esportato in tutto il mondo», ha sottolineato Arianna Meloni.

Malan: “Nessuno come Meloni contro la mafia “

«In questa legislatura ho visto cose mai fatte prima contro la mafia. E sono le persone a fare la differenza. Meloni quando aveva 15 anni ha detto “devo fare qualcosa“, chissà se avrebbe mai pensato di arrivare a essere uno dei presidenti del Consiglio a fare di più negli ultimi decenni», ha detto il capogruppo al Senato di Fratelli d’Italia, Lucio Malan.

Bignami: “Separazione delle carriere? La voleva Falcone”

«Giovanni Falcone riteneva essenziale la separazione delle carriere. E noi siamo orgogliosi di portarla avanti. La sinistra ci critica? Significa che siamo sulla strada giusta», ha rimarcato ironicamente (ma non troppo) il presidente dei deputati del partito, Galeazzo Bignami.

 Colosimo: “Cerchiamo la verità sulle stragi”

«Il filone sulle verità storiche, perché senza le verità storiche sulle stragi di mafia noi difficilmente faremo pace con la storia di questa nazione. Ma quelle stragi e soprattutto quegli uomini e quel Paolo Borsellino, ci hanno sempre insegnato che la cosa più importante è l’attualità della lotta alla mafia, e quindi ho affiancato a quel filone, quello sull’attualità della lotta alla mafia. Una mafia che ha ancora lo stigma di San Luca, ma che dall’altro lato è senza dubbio radicata al nord Italia», ha sostenuto nel suo intervento la presidente della Commissione antimafia, Chiara Colosimo.

Delmastro: “Non retrocederemo mai nella lotta “

E ancora. «È importante parlare di mafia anche per un governo che ha dimostrato grande coerenza: il primo provvedimento di Giorgia Meloni è stato quello di salvare l’ergastolo ostativo dalla scure di incostituzionalità. Questo governo nel contrasto alla criminalità organizzata non retrocederà mai». Così il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove.

Rampelli: “Battaglia di tutti “

Infine: «Quella contro la mafia è una battaglia che deve continuare a contraddistinguerci. Non c’è una pagella tra chi e stato più bravo o meno bravo: è una battaglia trasversale combattuta in nome del popolo italiano», ha rilanciato il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli.

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di Redazione - 18 Luglio 2025