
L’impresa del Gruppo paralimpico della Difesa: la traversata dello Stretto di Messina. Rauti: “Una testimonianza dei valori dell’inclusione”
Undici atleti del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa (Gspd) hanno attraversato oggi lo Stretto di Messina, da Capo Peloro a Villa San Giovanni-Cannitello (Reggio Calabria). È la quarta volta che il “Gruppo” compie l’impresa di attraversare a nuoto (tratto intero o a staffetta) lo Stretto, ma all’Edizione di quest’anno si sono aggiunte tre imbarcazioni a vela “Hansa303” con tre atleti velisti del Gspd.
“L’impresa paralimpica compiuta conferma il valore dello sport come motore di inclusione e il Gspd come testimonianza concreta dalla Cultura della Difesa che ‘non lascia nessuno indietro’ e s’impegna per la coesione sociale”, ha dichiarato il Sottosegretario, con delega alle attività sportive delle Forze Armate e alla disabilità, Isabella Rauti.
Rauti, a bordo di un’imbarcazione di canottaggio “4 yole” ad equipaggio della Marina Militare, ha vogato – come nelle Edizioni precedenti – per seguire gli atleti paralimpici e condividere il loro sforzo, contro corrente e contro vento. Il Gspd – nato nel 2014 – dal 2022 organizza la Traversata dello Stretto: “Un’avventura sportiva lunga 3800 metri che conferma lo slancio e la coesione del Gspd. La Difesa sostiene fortemente gli atleti militari e civili paralimpici, nella consapevolezza che la partecipazione del Gspd alle competizioni nazionali ed internazionali non sia mai solo forma, ma sempre sostanza militare e sportiva”, ha aggiunto Rauti. “L’individualismo non paga mai, vince sempre la squadra e gli atleti paralimpici, campioni nella vita e nello sport, ce lo dimostrano; sfidano il limite e superano l’ostacolo”, ha concluso il Sottosegretario.
(Italpress)