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Libero e Giornale sotto assedio dei pro Pal. Silenzio assordante delle sinistre, se fosse successo il contrario?

Minacce ai giornalisti

Libero e Giornale sotto assedio dei pro Pal. Silenzio assordante delle sinistre, se fosse successo il contrario?

La sede milanese dei due quotidiani nel mirino di Potere al Popolo e Cambiare rotta. Slogan pro Palestina al grido di "Assassini, assassini", "Amici dei sionisti". Ma per Schlein e le opposizioni va tutto bene

Politica - di Elsa Corsini - 11 Luglio 2025 alle 14:50

Uno show di pessimo gusto in salsa pro palestinese (e pro Hamas) sotto le redazioni milanesi di Libero e Giornale. I “bravi ragazzi” di Potere al Popolo e Cambiare rotta hanno messo nel mirino i pericolosi quotidiani filosionisti al grido di “Assassini, assassini”. E, colmo dell’ironia, hanno accusato le due testate diretta dai ‘sovranisti” Sallusti e Sechi, alle quali va la solidarietà incondizionata del nostro giornale, di mettere il bavaglio al dissenso. Il tutto condito di minacce di vario tipo ai giornalisti. Ma per le sinistre, (la Federazione nazionale della stampa se ne accorge con ritardo) va tutto bene. Anzi, non se ne curano proprio, silenzio tombale.

Minacce a Libero e Giornale, le siniste mute

Se fosse accaduto al contrario, supponiamo che una delegazione di Forza Nuova a o di CasaPound fosse andata a protestare sotto la sede di Repubblica, si sarebbe scatenato l’inferno. Fsni, partiti, intellettuali progressisti, tutti a stracciarsi le vesti per la democrazia in pericolo e il ritorno al Ventennio. E magari a convocare un bel corteo a suon di Bella Ciao e bandiere rosse per scongiurare il peggio.

La Russa: la libertà di stampa è un valore costituzionale

Eppure la difesa della liberà di stampa e di informazione dovrebbe essere un principio irrinunciabile. Non a caso il presidente del Senato, Ignazio La Russa, commentando il fattaccio, cita la nostra Carta. “Importante è riaffermare il valore della libertà di stampa come sancito dalla nostra Costituzione”. Gli fa eco il collega della Camera, Lorenzo Fontana, ricordando che “il pluralismo delle idee deve rimanere sempre nel perimetro del confronto civile”. Luca Ciriani, ministro per i rapporti con il Parlamento parla di un diritto, la libertà di stampa,  che “va difeso e rispettato da tutti”.

Giuli:  è la garanzia contro ogni deriva autoritaria

Per il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, “la libertà di stampa è la garanzia più solida contro ogni deriva autoritaria”. Soprattutto in tempi di conflitti crudi come questi. Anche Giovanni Donzelli attacca “l’odiosa lista di proscrizione sbandierata dagli attivisti pro Pal con tanto di segnalazione dei giornalisti sgraditi”.

Gli attivisti pro Pal coccolati da sinistre  e grande stampa

Mario Sechi fa notare che “Nel caso di Potere al Popolo e Cambiare rotta quello che non funziona è il linguaggio. Che arriva a definire un giornale come Libero “servo” di non si sa bene chi, tra l’altro. Abbiamo le nostre idee, le esprimiamo, non serviamo nessuno. Ricordo sommessamente che esiste ancora la libertà di stampa, perfino per i giornali conservatori”. Alessandro Sallusti sorride all’imbarazzante siparietto con tanto di immagini dei direttori e cronisti messi nel mirino. Ma gli attivisti pro-Hamas coccolati dalla sinistra milanese, sono intoccabili. Se si esclude Matteo Renzi nessuno dalle file delle opposizioni ha speso una parola di condanna. Qualcuno li avverta.

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di Elsa Corsini - 11 Luglio 2025