
L'esito dell'esame
Delitto di Villa Pamphili, il dna conferma: Kaufmann è il padre della piccola Andromeda
L'uomo è accusato di duplice omicidio aggravato. Durante l'interrogatorio di garanzia, seguito all'estradizione, si era avvalso della facoltà di non rispondere
Francis Kaufmann è il padre della piccola Andromeda, trovata senza vita assieme alla madre Anastasia Trofimova a Villa Pamphili lo scorso 7 giugno. La conferma è arrivata dall’esame del dna. L’analisi era stata disposta dai pm, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, nell’inchiesta per duplice omicidio aggravato. Per i risultati degli esami istologici sulla salma di Anastasia, invece, serviranno ancora altre settimane.
Kaufmann è il padre della bambina: la conferma dal dna
Gli accertamenti sono stati disposti dopo l’autopsia, che è stata eseguita all’Istituto di medicina legale dell’Università Cattolica per comprendere le cause del decesso. Tra le ipotesi principali c’è quella che la donna, nata a Omsk in Siberia, sia stata soffocata. La settimana scorsa Kaufmann, che ora si trova in carcere a Rebibbia dopo essere stato estradato dalla Grecia, si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip.
La scena muta davanti al gip all’interrogatorio di garanzia
Dopo essere arrivato in Italia su un Falcon 900 dell’Aeronautica militare la settimana scorsa, Kaufmann ha dato in escandescenze, dichiarando di aver subito aggressioni da parte degli agenti e di essere pronto a denunciare tutti. Dopo l’omicidio di Villa Pamphili è venuto fuori che l’assassino, con lo pseudonimo di Rexal Ford, svolgeva una specie di attività cinematografica che di fatto non si è mai realizzata. Inoltre nel 2020, durante il governo Conte bis, l’indagato aveva ricevuto un contributo superiore a 800mila euro per un film che non è mai uscito nelle sale e che ha confermato la necessità della revisione dei meccanismi del tax credit rivendicata già da prima dal ministro della Cultura Alessandro Giuli.