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Le rockstar non muoiono mai: da Ozzy Osbourne a Kurt Cobain, vite al massimo e grandi storie “di famiglia”

L'eredità dei giganti

Le rockstar non muoiono mai: da Ozzy Osbourne a Kurt Cobain, vite al massimo e grandi storie “di famiglia”

La scomparsa di Ozzy Osbourne ha squarciato il cuore del mondo del metal, ma le rockstar non muoiono mai: di loro ci restano le note delle canzoni e la speranza incisa nei loro testi

Musica - di Gabriele Caramelli - 27 Luglio 2025 alle 07:00

Nell’immaginario collettivo le rockstar sono viste come figure complesse e spesso in conflitto con la propria vita personale. In realtà molte di loro hanno vissuto al massimo, nonostante le difficoltà e l’esistenza spericolata che hanno deciso di abbracciare. Pochi giorni fa è scomparso Ozzy Osbourne all’età di 76 anni, frontman dei Black Sabbath e considerato generalmente il “padrino dell’Heavy metal”, ha vissuto una vita piena di emozioni regalando al pubblico delle performance memorabili. Vale lo stesso per tanti altri cantanti come Chris Cornell, voce dei Soundgarden e degli Audioslave, vincitore di tre Grammy award e icona rock che ha segnato un’intera generazione con il suo canto potente e il grande carisma che dimostrava sul palco.

Che dire, poi, di Chester Bennington dei Linkin Park, dell’iconico frontman dei Nirvana Kurt Cobain e di Scott Weiland degli Stone Temple Pilots? Tre grandi personalità che sono scomparse sotto i colpi della depressione o dell’abuso di sostanze stupefacenti, ma hanno comunque ottenuto momenti felici sul palco e nella vita privata, soprattutto dopo la nascita dei propri figli. La loro eredità artistica è stata raccolta dai fan e anche dalle nuove generazioni, che hanno riconosciuto la positività nei messaggi delle canzoni e la profondità delloro esibizioni.

Le rockstar non muoiono mai: ma con Ozzy è un po’ diverso

Ozzy Osbourne ha condotto una vita spericolata su tutti i fronti, specialmente per l’uso di droga che l’ha portato ad avere parecchi  guai con la giustizia. Una redenzione vera e propria, da parte sua, non è mai arrivata, ma le sue due mogli Thelma Riley e Sharon Osbourne hanno fatto il possibile per salvarlo dall’abisso delle dipendenze e della solitudine. Ozzy si è guadagnato un posto tra le rockstar più longeve di sempre e probabilmente ha anche sfatato il mito secondo cui le leggende della musica sono destinate a morire giovani. La figlia Kelly, qualche giorno prima della sua morte, ha pubblicato un video in cui appare il cantante dei Black Sabbath intento a leggere i giornali vicino al nipotino.

Non si può dire lo stesso di Kurt Cobain, che dopo il matrimonio con Courtney Love e la nascita della figlia Frances, decise di togliersi la vita con un colpo di fucile il 5 aprile del 1994 a Seattle. Entrambi non erano poi così equilibrati: la consorte di “Kurdt” venne arrestata a 14 anni per un furto e imprigionata nell’istituto Hillcrest Youth Correctional Facility di Salem. Ma non solo, perché Courtney – leader  a sua volta di un’altra grande band, gli Hole – affrontò tanti traumi familiari in gioventù: sua madre accusò il padre Hank Harrison di aver somministrato Lsd alla figlia di 6 anni, che era in terapia già dalla prima infanzia.

 

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di Gabriele Caramelli - 27 Luglio 2025