
Una "maledizione" per Elly
Le feste della (dis)Unità: non c’è pace per Schlein, anche a Firenze c’è il rischio che salti tutto
Il Partito Democratico deve affrontare l'ennesima grana relativa a una ricorrenza di partito che un tempo univa militanti e iscritti. In Toscana lo stallo della ricandidatura del governatore uscente potrebbe far slittare l'evento di settembre
Una volta c’erano le feste dell’Unità, con salamelle e prosciutto e dibattiti che attiravano l’attenzione di iscritti, militanti ed elettori. Oggi è la disunità ad imperare sull’appuntamento periodico ed estivo che porta un’altra grana ad Elly Schlein. L’evento nazionale, programmato per settembre a Firenze, rischia di saltare e dietro c’è l’ombra dello scontro tra Largo del Nazareno ed Eugenio Giani, il presidente di Regione che la segreteria nazionale non vorrebbe più ricandidare.
Le feste (dis) Unità e i fatti di Firenze
Tra i dem c’è chi si chiede se non sarebbe il caso di rivedere i piani, e restare alla larga da Firenze. Come riporta Il Messaggero, “se continuano così- è lo sfogo che viaggia in una chat di militanti toscani- rischiamo di mettere in piazza una guerra fratricida. E di restare a corto di volontari per la festa”.
Il numero uno dell’Organizzazione dem, Igor Taruffi, ha passato in ricognizione le varie location della città (il Mandela Forum, le Cascine, il teatro Tenda), scortato dal segretario regionale Emiliano Fossi. Ma tutto ciò avveniva prima dello stallo sulla riconferma di Giani. Prima cioè delle decine di appelli dei sindaci della regione diretti al Nazareno per chiedere di ufficializzare subito la ricandidatura del governatore uscente. Che Schlein pare non voglia più ripresentare.
Il ricordo di Berlinguer
A Firenze ancora ricordano il milione di militanti comunisti assiepati nel parco delle Cascine per ascoltare il comizio di Enrico Berlinguer, nel 1975. Altri tempi. C’era il Pci, un partito confessionale, che rappresentava realmente ceti sociali diversi. Oggi c’è il buio. E proprio i sostenitori di Giani premono per cambiare sede: “Ci stanno costringendo a partire in ritardo con la campagna elettorale, stanno complicando una sfida vinta in partenza, e pensano di venire a prendersi gli applausi?”. A Firenze le ultime feste in grande stile furono quelle di Matteo Renzi premier. Dieci anni dopo, per un evento nazionale in città secondo gli stessi dem locali agli stand, “rischiano di mancare i volontari“.
Le feste e le Regioni in bilico: Schlein alle strette
In realtà Schlein ha poco da festeggiare e non solo per la Toscana. La vicenda delle regionali rischia di trasformarsi in un boomerang per il Pd. Oltre a Giani sono tanti i nodi da sciogliere. Nelle Marche ci sono ripensamenti su Matteo Ricci. In Campania, per il dopo De Luca, manca ancora l’accordo per la paventata candidatura di Roberto Fico, in quota Cinquestelle. E in Puglia, per la successione di Michele Emiliano, si tarda a incoronare Antonio Decaro. L’ex sindaco di Bari non vuole che Emiliano e Niki Vendola si candidino in Consiglio. Le prospettive per perdere dappertutto, in fondo, ci sono.
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