
L’auto del futuro per prevenire gli incidenti prima che accadano: Urso spinge l’acceleratore su tecnologia e AI. Ecco come
L’auto va verso il futuro: Urso chiama a raccolta imprese e AI per strade più intelligenti. «L’automobile continua ad essere predominante rispetto ad altre forme di mobilità nelle aree urbane dove più della metà dei viaggi viene effettuata con l’auto, con un’occupazione di appena 1,3 passeggeri in media. E dove avviene la maggior parte degli incidenti stradali con feriti. Siamo tutti impegnati a sviluppare soluzioni che possano assicurare una maggiore sicurezza nell’uso dell’auto in città grazie alle nuove tecnologie». Un messaggio chiaro, netto, quello che arriva dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha partecipato con un intervento scritto al The Urban Mobility Council promosso da Unipol alla Triennale di Milano.
Incidenti? Urso scommette sull’auto hi-tech per più sicurezza in strada
«Ideare e costruire una Smart City richiede un approccio multidisciplinare e una forte collaborazione tra il settore pubblico, privato e la ricerca, generando opportunità di crescita in un’ampia gamma di settori – ha osservato poi Urso – . Le filiere coinvolte sono molteplici: dalla sensoristica, ai semiconduttori. Passando per i sistemi di comunicazione. E fino all’analisi dei dati stessi e all’I.A. per l’utilizzo delle informazioni raccolte».
L’auto del futuro per prevenire gli incidenti prima che accadano
Quest’ultima, con l’analisi predittiva, «sta rivoluzionando il modo in cui vengono gestite le strade così da prevenire gli incidenti prima che accadano, identificando aree a maggiore rischio, anche tramite l’elaborazione dei big data, come sta avvenendo a Boston che ha ridotto gli incidenti del 25% in 5 anni». Il ministro ha poi evidenziato che, in questo processo, la collaborazione tra enti pubblici, privati e cittadini «è fondamentale affinché siano rese disponibili le informazioni a beneficio della collettività. Le compagnie assicurative ad esempio hanno un ruolo strategico in quanto collettori di data base derivanti da rilevamenti empirici e non solo da ipotesi di studio».
Dai dati alla strada
«Come Ministero delle Imprese e del Made in Italy, siamo impegnati a supportare progetti innovativi e sostenibili che possano contribuire a una mobilità urbana efficiente, sicura e rispettosa dell’ambiente – ha concluso Urso –. Siamo pronti a sostenerli con incentivi dedicati alle imprese. Ma anche a promuovere il trasferimento tecnologico come leva per lo sviluppo di soluzioni innovative, anche grazie all’ecosistema delle start up».
(Italpress)