
Due mondi, un'intesa
Italia-Usa, Meloni a Villa Taverna: “Su molti dossier parliamo la stessa lingua, ed è un bene per l’unità dell’occidente”
La premier a Villa Taverna per le celebrazioni del "Giorno dell'Indipendenza Usa": guardiamo alle difficoltà del nostro tempo passando per la difesa dei valori condivisi. Con un richiamo su tutti: "La compattezza è imprescindibile per affrontare le sfide"
In un contesto internazionale sempre più precario e complesso, l’Italia, sotto la guida salda della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ribadisce con forza il proprio posizionamento atlantico, fondamentale per la stabilità e la prosperità del nostro Occidente. Le parole pronunciate a Villa Taverna, in occasione della celebrazione del 4 luglio, Festa dell’Indipendenza americana, non lasciano spazio a equivoci: Italia e Stati Uniti parlano la stessa lingua, un bene prezioso per l’unità e la compattezza dell’intero blocco occidentale.
Meloni-Usa: affrontiamo le sfide del nostro tempo, passando per la difesa dei valori condivisi
È un messaggio chiaro, diretto a quanti, in Italia e oltreconfine, vorrebbero minare le fondamenta di un’alleanza storica e irrinunciabile. La convergenza su “tanti dossier” tra Roma e Washington è un segnale estremamente positivo, come sottolineato dalla premier, che rafforza non solo i rapporti bilaterali, ma l’intera capacità dell’Occidente di affrontare le grandi sfide del nostro tempo, dalla sicurezza alla stabilità economica, passando per la difesa dei valori condivisi.
I rapporti tra Italia e Usa all’insegna della “lealtà, del rispetto reciproco”
Il fatto che Italia e Usa parlino la stessa lingua su molti dossier «è una buona cosa per la forza, l’unità e la compattezza dell’Occidente. Perché la compattezza dell’Occidente è una condizione indispensabile per affrontare tutte le grandi sfide del nostro tempo. Forse ancor di più quando il nostro punto di vista non dovesse essere perfettamente coincidente, perché siamo alleati storici e i nostri legami si basano sulla lealtà. Sul rispetto reciproco. E sul desiderio e la consapevolezza che la forza dell’uno è anche automaticamente la forza dell’altro», ha sottolineato la premier Giorgia Meloni, in un passaggio del suo intervento a Villa Taverna.
L’ammirazione della premier Meloni per il modo in cui il popolo americano celebra il 4 luglio
Non solo politica estera, però. Le parole della presidente del Consiglio hanno toccato anche un nervo scoperto dell’identità nazionale italiana. Meloni ha espresso una sana «ammirazione per il senso del 4 luglio», una festa che per gli americani rinnova ogni anno la «dichiarazione di amore verso la nazione». «Confesso di aver sempre guardato con un pizzico di ammirazione al modo in cui il popolo americano celebra il 4 luglio, l’anniversario dell’adozione della Dichiarazione di Indipendenza, cioè la nascita degli Stati Uniti. Per gli americani, il 4 luglio è molto più di una semplice festa nazionale, per quanto importante. È qualcosa che ogni cittadino degli Stati Uniti porta nel cuore ogni giorno, che richiama l’identità stessa della nazione americana, i valori di uguaglianza, libertà e democrazia che la rendono forte», rimarca la premier intervenendo alle celebrazioni per il 4 luglio a Villa Taverna.
«Ogni 4 luglio gli americani celebrano soprattutto ciò che li tiene uniti»Redazione
«Ma ogni 4 luglio gli americani celebrano soprattutto ciò che li tiene uniti», ha evidenziato la presidente del Consiglio. Un concetto di nazione che la premier ha riassunto citando Regan e Cicerone. «Come disse il Presidente Ronald Reagan durante la sua visita in Italia nel 1982, parafrasando versi di Cicerone: “L’amicizia rende più brillante la prosperità. E illumina le avversità. Dividendole e condividendole”. I nostri due popoli hanno dimostrato, al di là di ogni dubbio, che Italia e Stati Uniti sono e saranno amici. Perciò, God bless America, Viva l’Italia!».
Così la premier Giorgia Meloni, ha concluso il suo intervento a Villa Taverna. Dichiarazioni, quelle della Meloni, che sono un chiaro segnale di continuità e rafforzamento dei legami transatlantici. Di un’azione di governo che punta a un Occidente unito e forte di fronte a un mondo che cambia. Una visione strategica che è garanzia di stabilità e di tutela degli interessi nazionali, in un quadro geopolitico in costante evoluzione.