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Israele bombarda Damasco

Medio Oriente

Israele bombarda Damasco, colpito il palazzo presidenziale. Il regime nel mirino per la repressione dei drusi

Toccato il centro del potere siriano e il quartier generale delle forze armate. Il ministro della Difesa israeliano: «I colpi più duri sono iniziati». Mentre il bilancio complessivo degli ultimi giorni sale a 248 morti, Ue e Usa chiedono un passo indietro

Esteri - di Alice Carrazza - 16 Luglio 2025 alle 18:48

Nuova escalation in Medio Oriente. Israele ha condotto nelle ultime ore una serie di raid aerei su obiettivi strategici nella capitale siriana e nella regione di Sweida, epicentro degli scontri settari che hanno già provocato centinaia di vittime. A confermare l’azione è stato lo stesso esercito israeliano, che in una nota ha dichiarato di aver bombardato «un obiettivo militare nell’area del palazzo presidenziale a Damasco», precisando che nel mirino è finito anche «il quartier generale delle forze armate».

Israele bombarda il cuore del potere a Damasco

Secondo testimonianze raccolte dall’agenzia Afp, tre civili avrebbero udito un’esplosione provenire dall’interno del complesso presidenziale situato sulla collina che domina la, cosiddetta, “Perla del deserto”. Poco dopo, si sarebbe alzata una colonna di fumo visibile anche a distanza. Un segnale inequivocabile dell’intensificazione delle operazioni israeliane promesse da giorni.

Katz: “I colpi più duri sono iniziati”

Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, aveva avvertito che, in assenza del ritiro delle forze del regime da Sweida, l’intervento militare si sarebbe ampliato. Dopo il raid, ha diffuso un video della televisione siriana che mostra una conduttrice colta di sorpresa in diretta dal rumore delle esplosioni. «I colpi più duri sono iniziati», ha scritto nel suo post su X, lasciando intendere che non si tratterà di un’azione isolata.

In parallelo, l’esercito dello Stato ebraico ha colpito con droni l’area di Sweida, prendendo di mira anche l’aeroporto di Thaala. «Il regime siriano deve lasciare in pace i drusi e ritirare le sue forze. Come abbiamo chiarito e avvertito, Israele non abbandonerà i drusi in Siria e applicherà la politica di smilitarizzazione che abbiamo deciso», ha dichiarato Katz, aggiungendo che «l’Idf continuerà a colpire le forze del regime finché non si ritireranno dalla zona e presto intensificheranno la loro risposta contro il regime se il messaggio non verrà recepito».

Netanyahu: “Vogliamo salvare i nostri fratelli drusi”

Anche il premier Benjamin Netanyahu è intervenuto con un appello alla comunità drusa: «Stiamo operando per salvare i nostri fratelli drusi», ha dichiarato in una nota. Il messaggio, rivolto esplicitamente ai drusi israeliani, arriva dopo che diverse centinaia di membri della comunità hanno attraversato oggi il confine per raggiungere Sweida. Bibi ha invitato tutti a non oltrepassare la linea: «La nostra azione militare è sufficiente».

Il bilancio degli scontri

Nel frattempo, il bilancio dei combattimenti nella zona si aggrava. L’Osservatorio siriano per i diritti umani, che monitora il conflitto, riporta almeno 248 morti. Tra questi, 92 sono drusi, compresi 28 civili. Ventuno di loro, riferiscono gli attivisti, «sono stati uccisi in esecuzioni sommarie da parte delle forze governative». Le vittime tra i membri delle forze siriane sarebbero almeno 138, a cui si aggiungono 18 combattenti beduini.

Le reazioni internazionali

La reazione internazionale non si è fatta attendere. L’Unione europea ha diffuso un comunicato tramite il Servizio di azione esterna, affermando di essere «allarmata per i continui scontri», esortando tutte le parti a concordare un cessate il fuoco e a proteggere i civili. Bruxelles ha poi lanciato un monito agli attori internazionali: «Tutti gli attori esterni devono rispettare pienamente la sovranità e l’integrità territoriale della Siria».

Sulla stessa linea anche Washington. L’inviato speciale degli Stati Uniti per la Siria, Tom Barrack, ha condannato «in modo inequivocabile la violenza contro i civili a Sweida», e ha invitato «tutte le parti a fare un passo indietro».

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Ci sono 2 commenti

  1. vincenzo ha detto:

    L’azione di forza posta in essere dall’IDF è a difesa dei drudi un popolo che presenta elementi religiosi di diversa natura, ebraismo,induismo cristianesimo
    sottoposto dal nuovo regime siriano a massacri ingiustificati . L’a

    E’ giusto che il mondo invochi l’interruzione dell’escalation militare israeliana di questa ulteriore guerra, ma il regime islamico è chiaramente intollerante e violento verso le altre comunità religiose, va fermato. Israele non può essere accusata di violare la sovranità della Siria governata da un nuovo regime che anziché tutelare le diversità etniche religiose, basano la loro ideologia sulla violenza e il genocidio .

  2. Rodolfo ha detto:

    Israele ha attaccato i jihadisti in Siria per salvare la popolazione Drusa.
    Solo gli sprorvveduti o gli idioti possono pensare che un jihadista come il nuovo dittatore siriano possa cambiare la pelle solo perchè indossa giacca e cravatta (come tanti islamici mostrano in Italia. Restano invasori sanginari per instaurare il califatto e se non lo capite e continuate a condnnare Israele non avete capito una mazza, la pagherete)
    Walla, 17.7.025
    Lo sceicco Muaf Tarif sulle atrocità in Siria: “Sono animali umani, hanno violentato una bambina di 5 anni”
    Alla luce del cessate il fuoco raggiunto stasera tra i drusi e il nuovo regime, il leader della comunità drusa in Israele ha rilasciato un’intervista a 103FM, criticando aspramente il governo. “Eravamo in questo film con Hamas, sono le stesse persone”, ha detto, aggiungendo, citando il Primo Ministro e le IDF: “Israele non ha attaccato con tutta la sua potenza”.
    Alla luce del cessate il fuoco raggiunto ieri sera (giovedì) tra i drusi e il nuovo regime in Siria, lo sceicco Muafek Tarif, leader della comunità drusa in Israele, ha parlato con Nissim Mashaal e Geula Ibn-Saar su 103fm. Lo ha fatto avvertendo che i jihadisti oltre confine potrebbero continuare a danneggiare i drusi che vivono in Siria.
    “Dobbiamo sapere con chi abbiamo a che fare. Sono animali umani”, ha dichiarato Tarif. “Al-Julani indossa giacca e cravatta, ma le sue azioni sono diverse. Hanno parlato di un cessate il fuoco e hanno continuato il massacro, la purga, andando di casa in casa. Questo è successo stasera fino a mezzanotte. Lui dice una cosa, e questi stranieri, i jihadisti, ne fanno altre.”
    Ha raccontato ciò che sapeva delle atrocità avvenute negli ultimi giorni nella zona di Sweida: “Cos’è successo in Siria? Hanno violentato una bambina di cinque anni, sono entrati in un luogo sacro dove si nascondevano delle donne per non far loro del male e le hanno bruciate vive. Le hanno uccise, decapitate, una vera e propria purga. È solo perché sono drusi e non credono come loro”. Ha dichiarato: “Eravamo in questo film con Hamas, sono le stesse persone, non confondiamoci”.
    Ci sono centinaia di feriti, forse migliaia, e centinaia di morti. Non hanno lasciato passare le ambulanze, nemmeno stamattina. I corpi sono per strada. Sono entrati in ospedale, hanno violentato le infermiere e le hanno uccise insieme ai feriti. Questo è documentato nei filmati”, ha aggiunto il leader spirituale.
    Quanto all’affermazione che si tratti di un conflitto locale tra beduini e drusi, ha risposto: “Quali beduini? Questa è un’esercitazione. Qualcuno è venuto a calmare la situazione con i carri armati? Con i blindati? Con i cecchini?”.
    “Hanno iniziato a occupare un villaggio dopo l’altro. Sono entrati casa dopo casa. Hanno saccheggiato, rubato, non hanno lasciato nulla. Se avessimo reagito in tempo, questo non sarebbe successo”, ha detto Tarif, criticando Israele. “Stiamo costantemente allertando e parlando. Quella mattina abbiamo visto i convogli, anche Israele li ha visti. Il primo ministro, il ministro della Difesa e l’esercito hanno dichiarato che quest’area sarebbe stata smilitarizzata, quindi come fanno i convogli di carri armati ad arrivare lì, a una distanza di 140 chilometri, e a lasciarli proseguire?”
    Secondo Tarif, “Ho parlato con l’esercito, finché non è stata fatta una pressione tremenda e sono iniziate a comparire immagini e video scioccanti, quello che stavano facendo. Abbiamo visto cose che i nazisti facevano con i rabbini ebrei, la stessa cosa. Per umiliarli, ovviamente. Questo sceicco, che ha più di ottant’anni, dopo che gli hanno tagliato i baffi, lo hanno ucciso”.
    Alla luce del cessate il fuoco raggiunto stasera tra i drusi e il nuovo regime, il leader della comunità drusa in Israele ha rilasciato un’intervista a 103FM, criticando aspramente il governo. “Eravamo in questo film con Hamas, sono le stesse persone”, ha detto, aggiungendo, citando il Primo Ministro e le IDF: “Israele non ha attaccato con tutta la sua potenza”.
    Alla luce del cessate il fuoco raggiunto ieri sera (giovedì) tra i drusi e il nuovo regime in Siria, lo sceicco Muafek Tarif, leader della comunità drusa in Israele, ha parlato con Nissim Mashaal e Geula Ibn-Saar su 103fm. Lo ha fatto avvertendo che i jihadisti oltre confine potrebbero continuare a danneggiare i drusi che vivono in Siria.
    All’inizio della conversazione, lo sceicco ha aggiornato che, per quanto a sua conoscenza, non c’erano più cittadini drusi israeliani nel Paese confinante. “Quello che so è che sono tutti tornati. Ho controllato ieri sera e non credo che siano rimasti. Ieri abbiamo anche chiesto di non farlo, di non trasferirci in Siria. Andremo solo alla barriera per protestare”.

    “Dobbiamo sapere con chi abbiamo a che fare. Sono animali umani”, ha dichiarato Tarif. “Al-Julani indossa giacca e cravatta, ma le sue azioni sono diverse. Hanno parlato di un cessate il fuoco e hanno continuato il massacro, la purga, andando di casa in casa. Questo è successo stasera fino a mezzanotte. Lui dice una cosa, e questi stranieri, i jihadisti, ne fanno altre.”
    Ha raccontato ciò che sapeva delle atrocità avvenute negli ultimi giorni nella zona di Sweida: “Cos’è successo in Siria? Hanno violentato una bambina di cinque anni, sono entrati in un luogo sacro dove si nascondevano delle donne per non far loro del male e le hanno bruciate vive. Le hanno uccise, decapitate, una vera e propria purga. È solo perché sono drusi e non credono come loro”. Ha dichiarato: “Eravamo in questo film con Hamas, sono le stesse persone, non confondiamoci”.
    “Non hanno lasciato passare le ambulanze, i corpi erano per strada”
    “Ci sono centinaia di feriti, forse migliaia, e centinaia di morti. Non hanno lasciato passare le ambulanze, nemmeno stamattina. I corpi sono per strada. Sono entrati in ospedale, hanno violentato le infermiere e le hanno uccise insieme ai feriti. Questo è documentato nei filmati”, ha aggiunto il leader spirituale.
    Quanto all’affermazione che si tratti di un conflitto locale tra beduini e drusi, ha risposto: “Quali beduini? Questa è un’esercitazione. Qualcuno è venuto a calmare la situazione con i carri armati? Con i blindati? Con i cecchini?”.
    “Hanno iniziato a occupare un villaggio dopo l’altro. Sono entrati casa dopo casa. Hanno saccheggiato, rubato, non hanno lasciato nulla. Se avessimo reagito in tempo, questo non sarebbe successo”, ha detto Tarif, criticando Israele. “Stiamo costantemente allertando e parlando. Quella mattina abbiamo visto i convogli, anche Israele li ha visti. Il primo ministro, il ministro della Difesa e l’esercito hanno dichiarato che quest’area sarebbe stata smilitarizzata, quindi come fanno i convogli di carri armati ad arrivare lì, a una distanza di 140 chilometri, e a lasciarli proseguire?”
    Secondo Tarif, “Ho parlato con l’esercito, finché non è stata fatta una pressione tremenda e sono iniziate a comparire immagini e video scioccanti, quello che stavano facendo. Abbiamo visto cose che i nazisti facevano con i rabbini ebrei, la stessa cosa. Per umiliarli, ovviamente. Questo sceicco, che ha più di ottant’anni, dopo che gli hanno tagliato i baffi, lo hanno ucciso”.
    Forze del regime siriano nell’area di Sweida, Siria, 16 luglio 2025 / Reuters
    Ha espresso la speranza che la lezione dei recenti eventi venga appresa: “Quando il primo ministro, il ministro della Difesa e l’esercito hanno dichiarato in numerose occasioni che non avrebbero permesso che i drusi venissero colpiti, tutti lo sapevano già. Speriamo di poterlo sostenere. Ho parlato con il primo ministro e il ministro, ci siamo seduti con il maggiore generale e il vice capo di stato maggiore e abbiamo ascoltato un bilancio di quanto stava accadendo. Avremmo dovuto agire più rapidamente e con maggiore intensità”. Ha aggiunto: “Israele non ha attaccato con tutta la sua potenza. Carri armati, missili e mortai, cosa può fare un cittadino contro di loro?”.
    Riguardo ad Ahmed al-Shara, il nuovo leader siriano ha affermato che “è stato un errore revocare le sanzioni, non ha cambiato pelle”.
    Lo sceicco Tarif ha parlato della solidarietà tra i drusi su entrambi i lati del confine: “Tutti i drusi hanno famiglie lì, certo che sì. Nell’ultimo attacco di due mesi fa, diversi membri della mia famiglia sono stati uccisi, vicino a Damasco. Tutti i drusi sono fratelli, ogni druso, ovunque si trovi, ci prendiamo cura di lui”.

di Alice Carrazza - 16 Luglio 2025