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Intelligenza artificiale

La decisione

Intelligenza artificiale, Jurassic Word dice no dopo le proteste dei consumatori. Il Papa: “Attenti ai valori etici”

Il famoso gioco, ispirato dal film di Steven Spielberg, esclude l'IA dopo le feroci critiche. Per gli utenti il suo uso è del tutto inutile e dannoso. Crescono le perplessità sull'uso di uno strumento che, come ha ricordato oggi Prevost, non può sostituire l'uomo

Cronaca - di Redazione - 10 Luglio 2025 alle 17:27

L’intelligenza artificiale non può sostituire l’uomo. Nemmeno nel mondo dei giochi. Per questo, dopo una pioggia di critiche da parte della community, Jurassic World Evolution 3 non utilizzerà più contenuti generati tramite IA.

La decisione sul no all’intelligenza artificiale

La polemica era nata poco dopo l’annuncio ufficiale del titolo, quando sulla pagina Steam (che produce i giochi) era stato notato che alcuni asset grafici — nello specifico i ritratti dei personaggi — erano stati creati con strumenti di IA. La reazione degli utenti non si è fatta attendere: tra accuse di pigrizia creativa e appelli all’etica professionale, uno dei commenti più virali è arrivato a definire la scelta “patetica”  e sottolineando come il disegno manuale sarebbe stato il minimo sindacale. Da qui la netta presa di posizione di Jurassic Word, che simula sostanzialmente le vicende del Jurassic Park.

La decisione è un chiaro segnale di come il pubblico videoludico stia diventando sempre più critico nei confronti dell’adozione indiscriminata dell’IA generativa, soprattutto quando si tratta di elementi artistici che, fino a poco tempo fa, erano frutto del lavoro manuale di illustratori e designer. Jurassic World Evolution 3, sequel dell’apprezzato gestionale ambientato nell’universo giurassico creato da Michael Crichton e reso celebre dai film di Spielberg, uscirà il 21 ottobre 2025 su PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC.

Ora resta da vedere se il resto del comparto artistico seguirà un percorso interamente umano oppure se l’IA avrà ancora un ruolo — magari più discreto — nel dietro le quinte.

I limiti dell’IA e la profezia kubrickiana

L’intelligenza artificiale dilaga ma dimostra molti limiti. Uno dei più famosi psicoterapeuti italiani, Giuseppe Femia, ne aveva evidenziato l’impossibilità di vicariare la funzione umana. Stanley Kubcrick, nel capolavoro 2001 Odissea nello spazio, ne aveva quasi anticipato la preminenza, attraverso HAL 9000, il computer di bordo della missione Giove. Il computer prende vita e accorgendosi della volontà degli astronauti di interrompere la sua funzione arriverà addirittura ad ucciderli.

Il monito del Papa: “Non può sostituire l’uomo”

“Man mano che l’IA diventa capace di diverse autonomamente a molte situazioni compiendo scelte algoritmiche puramente tecniche  è fondamentale considerarne le implicazioni antropologiche ed etiche, i valori in gioco e  i doveri ei quadri normativi necessari per sostenerli. Infatti, sebbene l’IA possa simulare aspetti del ragionamento umano e svolgere compiti specifici con incredibile velocità ed efficienza, non può replicare il discernimento morale o la capacità di instaurare relazioni autentiche. Pertanto, lo sviluppo di tali progressi tecnologici deve andare di pari passo con il rispetto della responsabilità”, queste le parole usate oggi da Leone XIV sull’intelligenza artificiale.

 

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di Redazione - 10 Luglio 2025