
Regionali
In Campania la linea del Pd è il riarmo. Contro De Luca. Arriva il no anche sulla richiesta di rinvio delle elezioni
“Prima il tentativo di imporre un terzo mandato, ora il rinvio delle elezioni. La prossima mossa sarà la richiesta di abrogare le elezioni?”, si chiede ironicamente Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri e tra i papabile per la sfida alle prossime Regionali in Campania, all’indomani della richiesta di Vincenzo De Luca di far slittare le urne oltre il 23 novembre. “La scusa, stavolta, è la data del voto fissata al 23 novembre e la presunta impossibilità di approvare in tempo il bilancio di previsione. Peccato che questa data l’abbia decisa lui, mentre avrebbe potuto e dovuto scegliere ottobre, visto che cinque anni fa fu eletto proprio in ottobre…”, aggiunge Cirielli, che fa eco – udite udite – al referente campano del Pd, che su De Luca sceglie la linea del “riarmo”.
Campania, il Pd contro De Luca
“Noi siamo contrari a un rinvio della scadenza elettorale in Campania e anche tra le altre regioni che vanno al voto non c’è unanimità su questo punto. Se ci sono problematiche le si possono affrontare anche eventualmente anticipando la scadenza delle elezioni. Quindi noi non vediamo questo tema come prioritario”, ha detto oggi il senatore Antonio Misiani, componente della segreteria nazionale del Pd e commissario dem in Campania, commentando le parole del governatore campano De Luca. Verso le elezioni “credo che sia necessario – ha detto Misiani – fare presto ma anche bene. Bene vuol dire che dobbiamo continuare a lavorare per l’unità del Pd e della coalizione delle forze progressiste e civiche con cui vogliamo costruire un progetto di governo per la Regione. E’ in corso un lavoro a livello nazionale e regionale in questa direzione, non si vota solo in Campania ma in altre quattro grandi regioni e quindi naturalmente il percorso campano va inserito in questo quadro complessivo. Noi dobbiamo dialogare e ascoltare tutti, compreso il presidente della Regione De Luca: siamo parte della maggioranza uscente che ha governato questa regione negli ultimi 10 anni e dobbiamo costruire insieme alle altre forze della coalizione un punto di caduta sul candidato presidente, sul perimetro della coalizione, che noi vogliamo il più ampio possibile, e sul progetto di governo”.
Il punto di caduta per il Pd e il M5S è l’ex presidente della Camera Roberto Fico. Ma da quell’orecchio De Luca non vuol proprio sentirci.